“Condivido la linea del Ministro dell’Interno Minniti: occorre fare accordi con i Paesi di partenza per bloccare l’enorme flusso di immigrati verso l’Italia”. Lo ha affermato poco fa Paolo Capone, segretario generale del sindacato UGL. Capone, che nei giorni scorsi ha solidarizzato con il poliziotto accoltellato nella Stazione Centrale di Milano per mano di un immigrato, ha ricordato che “se il Governo italiano non sarà in grado di raggiungere un accordo a livello comunitario, affinché gli altri stati membri siano partecipi nella relocation dei migranti, si rischia che il numero degli sbarchi divenga insostenibile".
"Ad oggi, infatti -osserva- gli 83.000 ingressi a partire da gennaio, rappresentano una cifra destinata purtroppo a crescere, alimentando allo stesso tempo tutte le attività criminali, come contrabbando ed estorsioni, legate al traffico di migranti”.