L'talia chiude la sedicesima edizione dei campionati mondiali di nuoto di Kazan al settimo posto del medagliere con il record per numero di medaglie conquistate, ben 14 (3 ori, 3 argenti e 8 bronzi), e portando per la prima volta tutte le discipline sul podio. Davanti agli azzurri Cina (15-10-10), Stati Uniti (13-14-6), Russia (9-4-4), Australia (7-3-8), Gran Bretagna (7-1-6) e Francia (5-1-1).
A voler essere pignoli c'è da sottolineare che di queste 14 medaglie solo 6 sono state conquistate in gare che saranno presenti nel programma dei Giochi di Rio 2016 ma per gli sport acquatici azzurri reduci dalla grande delusione di Londra 2012 e da sole due medaglie all'attivo (l'argento del Settebello nella pallanuoto e il bronzo di Martina Grimaldi nel fondo) si è trattato di una rassegna iridata esaltante che permette di guardare alle prossime Olimpiadi con ottimismo.
L'uomo copertina è senz'ombra di dubbio Gregorio Paltrinieri splendido oro nel 1500 stile libero in una gara segnata dal forfeit del campione olimpico e primatista mondiale Sun Yang per problemi cardiaci ma che nulla toglie all'impresa del ventenne carpigiano ormai pronto per dominare il mondo nella maratona del nuoto in piscina. Per Paltrinieri, argento negli 800 alle spalle di Sun Yang, ora l'obiettivo è confermarsi ai Giochi.
A conquistare il metallo più pregiato anche Tania Cagnotto nel trampolino da un metro. La 30enne bolzanina all'ultima rassegna iridata della carriera si è tolta la soddisfazione di vincere il suo primo oro iridato davanti alle fortissime cinesi e riportando i tuffi azzurri sul podio più alto 40 anni dopo Klaus Di Biasi. La portacolori delle Fiamme Gialle, bronzo nella gara olimpica dai tre metri e nel sincro misto in coppia con Maicol Verzotto, guarda con fiducia a Rio, dove cercherà di conquistare la medaglia olimpica per completare una carriera straordinaria.
Oro anche per il fondista Simone Ruffini, che dopo il trionfo nella 25 km e dopo quasi cinque di bracciate nel fiume Kazanka, sul podio ha festeggiato chiedendo alla fidanzata Aurora Ponselè, anche lei maratoneta del nuoto, di sposarlo. Proposta accettata ma "solo dopo i Giochi di Rio", sottolinea la 23enne marchigiana. Nella stessa gara bronzo per Matteo Furlan.
E' d'argento il mondiale di Federica Pellegrini, che chiude alle spalle del fenomeno statunitense Katie Ledecki nei suo amati 200 stile libero e sale per la sesta volta consecutiva su di un podio iridato impresa riuscita nella storia del nuoto solo lei e allo statunitense Ryan Lochte. La divina del nuoto italiano trascina poi la staffetta azzurra nella 4x200 stile libero con una splendida rimonta in ultima frazione, chiudendo solo alle spalle delle inarrivabili statunitensi ma davanti a Cina e Svezia.
Conquistano il gradino più basso del podio gli staffettisti della 4x100 stile libero maschile. Luca Dotto, Marco Orsi, Michele Santucci e Filippo Magnini, dopo tante delusioni, riportano la staffetta veloce azzurra su un podio iridato a 8 anni dall'argento di Melbourne. Menzione d'onore per capitan Magnini a 33 anni ancora in grado di trascinare la squadra con un ultima frazione in 47"55 che cancella la delusione per essere stato escluso della gara individuale dove era stato medaglia d'oro nel 2005 e 2007.
Conquista il metallo meno pregiato anche il Setterosa che torna sul podio iridato dopo 12 anni facendo ancora leva sul talento di Tania Di Mario unica reduce da Barcellone 2003. Infine doppio bronzo nel sincro misto novità di questa rassegna iridata: Giorgio Minisini e Manila Flamini vanno a segno nel tecnico del duo misto mentre lo stesso Minisini in coppia con Mariangela Perrupato sono terzi nel libero del duo misto.
