É stata un'edizione record quella del 2017 per il festival della Fotografia etica. Oltre 15 mila biglietti venduti con un incremento del 40% dei visitatori rispetto all'anno scorso. Dal 7 al 29 ottobre Lodi, una città di 40 mila abitanti è stata invasa da appassionati e non per visitare 30 mostre fotografiche allestite in sei spazi espositivi sparsi per tutto il centro cittadino. E pensare che nella prima edizione del festival nel 2010 le mostre erano solo tre. Ma il numero di visitatori potrebbe essere ancora superiore perché come evidenzia Alberto Prina, direttore artistico del festival "circa il 30% delle persone aveva l’intenzione di ritornare una seconda volta quindi se lo hanno effettivamente fatto, siamo intorno alle 20000 persone che sono passate per Lodi nei quattro weekend".
Un successo dovuto alla forza del passaparola visto che il budget per la realizzazione del festival non supera i 150 mila euro e poche risorse sono destinate alla comunicazione. "Non è tanto qualità delle foto" ad attrarre visitatori, "ma la forza del progetto perché questo è un festival di contenuti. Crediamo che la gente con il tempo abbia capito che sono contenuti importanti e che valga la pena trasmetterli". Quest'anno la direzione artistica che si avvale della collaborazione di tutti i soci del gruppo fotografico "Progetto immagine" ha dato spazio al lavoro delle ong, alla cronaca dell'ultimo anno con retrospettive dedicate alle Farc in Colombia, alla crisi venezuelana e alla manifestazione dei suprematisti a Charlottesville negli Stati Uniti e ai 10 anni dell'agenzia fotografica Noor.
Già per l'edizione 2018, che si terrà sempre a Lodi, alcune idee bollono in pentola. Al momento l'organizzazione sta lavorando al concorso, ma come anticipa Alberto Prina l'anno prossimo "vorremmo dedicare un focus all'ambiente". Ancora in fase embrionale invece l'idea di portare a Lodi "un nome grosso della fotografia più noto al pubblico" per organizzare con lui qualcosa di "bello e particolare".
Nel frattempo l'attività del Festival della fotografia etica non si ferma. Uno dei principi ispiratori della manifestazione è quello che Prina definisce “portare la fotografia fuori dai fotografi”. Per questo motivo l'organizzazione si spende per portare in giro in l'Italia e in Europa le mostre fotografiche. L'anno scorso "siamo stati insieme al festival dell’Economia di Trento, abbiamo partecipato al festival del Cambiamento di Vigevano".
