cerca CERCA
Venerdì 26 Aprile 2024
Aggiornato: 02:01
10 ultim'ora BREAKING NEWS

N21, abbattere i cliché, come Monica Vitti

22 febbraio 2023 | 21.19
LETTURA: 2 minuti

Lo stilista Alessandro Dell'Acqua per il prossimo autunno-inverno si ispira alle attrici Monica Vitti e Jeanne Moreau, figure femminili create dal cinema degli anni Sessanta

(foto AdnKronos)
(foto AdnKronos)

Monica Vitti e Jeanne Moreau nel film ‘La notte’, ma anche la sola Vitti in ‘Deserto rosso’, la pellicola firmata Michelangelo Antonioni del 1964, sono la chiave di lettura della collezione di N21 per il prossimo autunno-inverno. “Sono gli anni in cui i cliché della provincia italiana e della media borghesia si sgretolano messi di fronte a un mondo in mutazione” spiega Alessandro Dell’Acqua, direttore creativo di N21, che ha lavorato alla collezione pensando alle due figure femminili del cinema degli anni Sessanta “ma che mi sembrano caratterizzare molto i nostri anni”.

Anni che rappresentano “la messa in discussione e dell'insoddisfazione provocata dai traguardi sociali raggiunti. Ma anche quelli della scoperta della sensualità, perfino dell'erotismo, insieme all'uso, spregiudicato per l'epoca, della scaltrezza e della perfidia. Oggi mi interessa lo stesso atteggiamento che ricerca il nuovo senza nascondersi nella comodità delle certezze e per questo ho messo insieme molti cliché del guardaroba femminile per meglio identificarli, stravolgerli, abbatterli o semplicemente per sdrammatizzarli”.

Ecco allora spiegata la collezione fatta di abiti tailleur in tessuto maschile, di cardigan in finta pelliccia abbinati alla camicia maschile a righe, di gonne e slipdress in satin laccato, impalpabile, che si attaccano al corpo e ne enfatizzano le forme. Sembrano allacciati al volo i cappotti e i cardigan portati al contrario che lasciano scoperta la schiena, o il cardigan fissato all'orlo da grandi spille o abbottonato male. Gli abiti in chiffon si sovrappongono alle sottovesti in tulle invisibile, mentre i cappotti in panno stretch spigato o in lana cammello hanno sempre una zip sulla schiena.

Non mancano effetti trompe-l'oeil, come l'abito nato da due sottovesti sovrapposte, la gonna che sembra formarsi da una sottoveste ribaltata o il twin set ‘nudo’, costruito con il nylon totalmente trasparente. Ai piedi scarpe dal tacco invisibile in pelle, vernice, pelle stampata cocco, pelo maculato o in raso. La palette quasi interamente nera è intervallata da tocchi di rosa e verde.

Abbattere i cliché non è un compito facile ma Dell’Acqua lo fa con garbo e maestria, creando vestiti che riescono a emozionare, a toccare le corde più profonde dell’animo, a spiazzare. La misura della collezione la danno gli applausi scroscianti e i ‘bravo’ urlati a gran voce dagli ospiti in sala al termine dello show, mentre le modelle in passerella si fanno largo in un silenzio quasi irreale. (di Federica Mochi).

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza