Sindaci contro società idrica. E' quanto sta avvenendo nell'area vesuviana, dove negli ultimi giorni stanno fioccando ordinanze a firma dei primi cittadini contro il "grave e indiscriminato distacco dei contatori idrici" agli utenti morosi da parte della Gori, società che gestisce il servizio idrico integrato nell'Ato 3 della Campania. Ai sindaci di Brusciano, Casalnuovo, Pompei, Pagani e Scisciano si è aggiunto oggi il sindaco di Poggiomarino, Leo Annunziata, che ha firmato un'ordinanza con la quale si fa divieto ai tecnici della Gori "di procedere al distacco dei contatori idrici e alla sospensione dell'erogazione di acqua potabile su tutto il territorio del comune" agli utenti che hanno pagamenti arretrati e non effettuati".
Inoltre l'ordinanza impone alla Gori "di garantire sempre e comunque un minimo di 50 litri d'acqua al giorno per ogni famiglia, quantità ritenuta quale fabbisogno minimo per le necessità igienico-sanitarie". L'ordinanza "arriva con qualche giorno di ritardo - dichiara Annunziata - perché siamo intenzionati a resistere anche a un eventuale ricorso. In questo modo garantiamo l'acqua quale bene pubblico necessario e che dunque deve continuare a esserci in ogni casa, anche in una quantità minima quotidiana di cui nessuno può fare a meno".
"Sono da sempre un sostenitore del dialogo e della non belligeranza istituzionale. Invito tutti alla riflessione, senza fughe in avanti. Cercheremo di avviare un confronto sereno e reciprocamente rispettoso con i sindaci che hanno firmato le ordinanze". A dirlo all'Adnkronos è Amedeo Laboccetta, presidente di Gori, società che gestisce il servizio idrico nell'Ato 3 Sarnese-Vesuviano della Campania.
"Non impugneremo davanti al Tar i provvedimenti dei primi cittadini - assicura Laboccetta - siamo un'azienda a maggioranza pubblica, lavoriamo per il bene comune e per offrire un servizio sempre più efficiente al territorio. Per questo motivo ritengo che un percorso condiviso, magari con il fattivo coinvolgimento della Regione Campania, sia la soluzione più efficace alle sollecitazioni che arrivano dai sindaci e, di conseguenza, da quella parte dell'utenza che versa in difficili condizioni economiche".
Un percorso però, conclude Laboccetta, "che non sottovaluti la peculiarità delle attività e delle responsabilità della Gori".
