I finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e dello Scico di Roma stanno eseguendo undici misure cautelari nei confronti di affiliati alla storica 'ndrina della piana di Gioia Tauro
I finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e dello Scico di Roma stanno eseguendo undici misure cautelari nei confronti di soggetti affiliati alla storica cosca di ‘ndrangheta Piromalli, imperante nella piana di Gioia Tauro. Imponente anche i beni sequestrati, tra cui dodici società, per un valore complessivo di circa 210 milioni di euro. Sono state effettuate inoltre 26 perquisizioni tra Calabria, Campania e Toscana.
I reati contestati sono associazione per delinquere di stampo mafioso, contraffazione, frode in commercio, ricettazione e vendita di prodotti industriali con segni mendaci. Le indagini, coordinate dalla Procura distrettuale antimafia, hanno portato a rilevare l’esistenza di pluriennali rapporti d’affari tra un noto imprenditore della piana di Gioia Tauro e la cosca di ‘ndrangheta Piromalli che gli hanno permesso di costituire un vero e proprio impero economico-commerciale.
Grazie alla protezione della criminalità organizzata, l'imprenditore è stato difeso nel corso del tempo dalle potenziali minacce di altre cosche criminali concorrenti consentendogli di imporsi sul mercato come monopolista.