Gajendra Singh Rajput, originario del Rajasthan, ha lasciato un biglietto dicendo che non era più in grado di dar da mangiare ai tre figli. Si è impiccato ad un albero di fronte a centinaia di persone che protestavano contro un progetto di legge per la requisizione dei terreni agricoli.
Un contadino indiano si è impiccato ad un albero di fronte a centinaia di persone che protestavano contro un progetto di legge per la requisizione dei terreni agricoli. I manifestanti, convocati dal partito anticorruzione Aam Aadmi Party (Aap), chiedevano anche sussidi ai contadini dell'India settentrionale i cui raccolti sono stati devastati da piogge fuori stagione.
L'uomo, identificato come Gajendra Singh Rajput, originario del Rajasthan, ha lasciato un biglietto dicendo che non era più in grado di dar da mangiare ai tre figli. Kumar Vishvash, uno degli esponenti dell'Aaap che stava parlando sul palco, ha spiegato che all'inizio nessuno aveva capito cosa stava succedendo perchè molta gente si era arrampicata sugli alberi per vedere meglio.
Il suicidio è stato ripreso in diretta dalle telecamere che documentavano la manifestazione. Alcuni volontari dell'Aap si sono precipitati per staccare Rajput dall'albero, ma l'uomo è arrivato cadavere in ospedale. La tragedia ha acceso i riflettori sulla piaga dell'ondata suicidi di contadini negli stati dell'Uttar Pradesh, Rajasthan, Punjab e Haryana dove le violente piogge di marzo hanno rovinato i raccolti. Dati precisi non sono ancora stati diffusi ma il suicidio è molto diffuso fra i contadini più poveri: nel 2012 ben 13.754 di loro si sono tolti la vita, mentre nel 2013 sono stati 11.772.