(Aki) - Il patriarca maronita Beshara al-Rai ha confermato la sua decisione di recarsi in visita a Gerusalemme in occasione della vista di papa Francesco, sfidando le critiche di quanti affermano che si tratterebbe di un riconoscimento di fatto dello stato di Israele. "Ho detto al primo ministro (Tammam Salam, ndr) che andremo a Gerusalemme - ha detto al-Rai ai giornalisti al termine di un colloquio presso la sede del governo - per una visita riguardante la chiesa e la missione pastorale. La vista non ha motivazioni politiche".
Sono numerose le forze politiche, ma anche i media locali, che hanno sollevato dubbi sull'opportunita' del viaggio di al-Rai a Gerusalemme il 26 maggio. Sarebbe infatti la prima volta che un capo della Chiesa maronita visita la citta' e il viaggio, per qualcuno, potrebbe apparire come un riconoscimento di fatto della legittimita' dello stato di Israele. Il predecessore di Rai, Nasrallah Sfeir, si rifiuto' di andare a Gerusalemme in occasione della visita di papa Giovanni Paolo II nel 2000, raggiungendo invece il pontefice nella tappa in Giordania.
La scorsa settimana anche gli sciiti di Hezbollah si sono espressi contro il viaggio di al-Rai. "Crediamo che la visita di al-Rai nella Palestina occupata sia problematica", ha detto il numero due di Hezbollah, Naim Qassem, alla tv satellitare al-Mayadeen. Ma al-Rai ha sempre difeso la sua scelta, precisando che il suo viaggio a Gerusalemme rientra nei suoi doveri di patriarca di Antiochia e del Levante.
