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Parchi, Fico: "Ripartire da legge 394 per compiere ulteriori passi in avanti"

14 dicembre 2021 | 13.25
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In occasione del convegno organizzato dal ministero della Transizione Ecologica in collaborazione con Federparchi-Europarc Italia, per celebrare il 30° anniversario dalla promulgazione della Legge sulle Aree Protette, il presidente della Camera Roberto Fico ha voluto ricordare nel suo messaggio, inviato ai presenti, l'importanza dell'approvazione della legge 394 che segnò un passo in avanti nel sistema di gestione e conservazione del capitale naturale del nostro Paese.

"Oggi in Italia - ha affermato il presidente Fico - esistono 871 aree protette, 24 parchi nazionali e 32 Aree Marine protette: più dell'11% del territorio nazionale, il doppio della media europea, dunque un tesoro di inestimabile valore che va tutelato, gestito e valorizzato nel migliore modo possibile. Se infatti è vero che i temi ambientali, nelle loro molteplici declinazioni rappresentano una priorità dei nostri tempi, è evidente che la strada verso una transizione ecologica passa anche attraverso la tutela e la valorizzazione del sistema dei Parchi. Nel nostro Paese è dunque necessario ripartire proprio da quella legge per compiere ulteriori passi in avanti, anche alla luce dell'obiettivo del 30% del territorio protetto che l'Unione Europea ci chiede di raggiungere entro il 2030. Tanto più che in Italia le Aree Protette rappresentano un elemento distintivo della nostra identità e un patrimonio unico, ma sono anche luoghi privilegiati di buone pratiche dove sperimentare strategie e modelli di sviluppo ecosostenibili".

"Anche di questo aspetto si sta facendo carico il Piano nazionale ripresa e resilienza che ha destinato oltre 15 miliardi di euro alla tutela del territorio e della risorsa idrica, di cui 100 milioni riservati alla digitalizzazione dei Parchi Nazionali e delle Aree Protette. Le sfide dell'ambiente rappresentano un tema cruciale anche per il Parlamento, che a ottobre ha ospitato una riunione parlamentare preparatoria della 26esima Cop26 e che è attualmente impegnato nell'esame di un progetto di legge volto ad inserire nella Carta costituzionale la tutela dell'ambiente e dell'ecosistema, della biodiversità e degli animali, anche nell'interesse delle future generazioni", ha aggiunto il presidente della Camera.

"È necessario mettere in campo un impegno corale e serrato affinché anche il nostro Paese possa dare il proprio contributo alle sfide che ci attendono per salvare la vita del pianeta ed assicurare un futuro possibile per l'umanità. In tale contesto, le Aree Protette devono poter rivestire un ruolo di centralità. La crisi causata dall'emergenza del Covid ne ha messo in luce aspetti meno noti, ma altrettanto strategici: non solo come elemento strutturale per la conservazione dell'ambiente, ma anche come risorsa per un rilancio sociale, economico e produttivo del Paese; si tratta di un'opportunità tanto più vitale in quanto avviata dal basso, dalle comunità locali, dalle imprese, di cui molte gestite da giovani e da donne, e, dunque, da un territorio di cui le Aree Protette possono contribuire a sanare marginalità e a superare fragilità - ha concluso Fico - Nel sistema di gestione e di tutela attualmente in vigore certamente non mancano le criticità; e, tuttavia, esistono solide basi su cui lavorare. Il vostro ricco programma di interventi si muove nel solco di questa ambizione, proprio perché coinvolge una rete capillare di soggetti che, attraverso il confronto e lo scambio di buone prassi, può contribuire a far si che il cammino iniziato trent'anni fa possa essere arricchito con nuovi e sempre più importanti obiettivi".

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