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Permesso di soggiorno per le vittime dei matrimoni forzati, ok a "legge Saman"

05 aprile 2022 | 18.15
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Arriva il sì della Camera al provvedimento dopo il caso della pakistana Saman Abbas

Permesso di soggiorno per le vittime dei matrimoni forzati, ok a

Via libera della Camera con 385 voti a favore e 31 astenuti alla cosiddetta legge Saman che introduce anche il matrimonio forzato nell'elenco dei reati che prevedono il rilascio allo straniero del permesso di soggiorno per le vittime di violenza domestica. Il provvedimento, che prende le mosse dal caso di Saman Abbas, la giovane di origine pakistana sparita un anno fa in provincia di Reggio Emilia dopo aver rifiutato un matrimonio forzato, nato da una proposta di legge della deputata M5S Stefania Ascari, passa ora all'esame del Senato.

Le vittime dei matrimoni forzati sono in maggioranza donne e straniere. Secondo l'ultimo rapporto sul fenomeno, curato dal ministero dell'Interno, dal 9 agosto 2019, data dell'entrata in vigore della legge cosidetta codice rosso che ha introdotto il nuovo reato, fino al 31 dicembre 2021, si sono registrati 35 casi di reati di costrizione o induzione al matrimonio: 7 nel 2019 (a partire dal 9 agosto), 8 nel 2020 e ben 20 nel 2021. La maggior parte delle vittime, pari all'85%, sono donne.

"Diamo uno strumento di protezione in più per evitare nuovi casi Saman", commenta il presidente della commissione Affari costituzionali Giuseppe Brescia, deputato M5S. “È stata fondamentale- nota Fabio Berardini, di Coraggio Italia- l'introduzione nel nostro ordinamento del reato di costrizione al matrimonio, reato complesso da perseguire, ma che fornisce un'ancora di salvezza a tante donne vittime di abusi".

"Ogni specificazione del quadro normativo è utile. Infatti, quando più chiara e univoca è la direzione delle norme, tanto più efficace risulterà la loro applicazione. E in questo senso, la norma che approviamo colma un vuoto”, sottolinea Carlo Sarro, di Forza Italia. "La scelta a cui siamo stati chiamati con il voto sulla proposta di legge riguardante il corpo delle donne e la negazione della sua libertà è prima di tutto una scelta di civiltà”, aggiunge Flora Frate, di Italia viva.

"Ora il gruppo Pd -chiede Barbara Pollastrini- fa appello alla maggioranza e a tutto il Parlamento perché la futura legge di Bilancio contenga investimenti adeguati di contrasto a oppressioni e violenze".

Dubbi da Fratelli d'Italia, astenuta su un provvedimento, spiega Augusta Montaruli, che "non serve concretamente a salvare ragazze come Saman", che "peraltro era stata giustamente considerata meritevole di protezione e infatti era stata collocata in una comunità protetta. Ciò che non ha funzionato non è la mancata previsione anche del più specifico reato di matrimonio forzato ma la non attuazione di quegli strumenti che potevano impedirle di incontrare i suoi carnefici".

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