Si apre un anno "difficile" per l'industria petrolifera e del gas a causa del declino dei prezzi del greggio. E' quanto rileva l'agenzia di rating Moody's in un rapporto. A risentire principalmente del calo dei listini i gruppi che si occupano di esplorazione e produzione, in seconda battuta ne risentiranno le società di servizi petroliferi e midstream a causa dei tagli alle spese dei primi.
"Se il greggio quest'anno resterà intorno ai 55 dollari al barile il calo dei ricavi "colpirà l'utile dei gruppi produttori, riducendo i flussi di cassa da reinvestire", spiega il managing director Moody's, Steven Wood.
Un calo quello dei prezzi petroliferi legato a diversi fattori, rileva Moody's: la crescita di offerta dei paesi non Opec, Usa in testa; calo della domanda globale; ma anche la scelta dell'Arabia Saudita di tagliare i prezzi del petrolio venduto negli Usa, continuando una 'guerra' per conquistare quote di mercato a scapito dei produttori americani di shale oil.
Moody's cita dunque alcuni casi di aziende alle prese coi i ribassi dei listini: "ExxonMobil, Royal Dutch Shell and Total hanno già annunciato riduzioni di investimenti per il 2015, e sono probabili tagli anche per le altre compagnie tra cui Chevron e Bp".