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Piazza Fontana, Mastelloni: "Inchiesta Guido Salvini punto fermo"

08 dicembre 2019 | 17.48
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Il giudice che scoprì Gladio: "Esitazione dei Servizi nell'esibire le carte allontana dalla verità"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

di Assunta Cassiano

"Tutte le vicende che riguardano le stragi sono processualmente molto tormentate. Un processo di strage presuppone una ricerca sia di fonti soggettive, quelle ancora in vita, sia di materiale documentale con tempi lunghi tra la richiesta e l’acquisizione. Sulla strage di Piazza Fontana con l'ultimo processo abbiamo raggiunto la massima espressione di verità processuale. E’ evidente che l’analisi di tutte le carte offre una visione molto più ampia quanto alle responsabilità personali sottoposte a un giudizio più libero di quello teso alla acquisizione della prova in sede giudiziaria”. A dirlo all'Adnkronos, nel 50esimo anniversario della strage di Piazza Fontana, è il procuratore di Trieste Carlo Mastelloni, che nella sua lunga carriera ha svolto indagini in importanti inchieste su fatti di terrorismo interno e internazionale.

"L'inchiesta di Guido Salvini è stata un punto fermo sulla visione complessiva della strage - spiega Mastelloni - soprattutto sotto il punto di vista della dinamica di Ordine Nuovo. Questo processo è stato utilissimo a raccogliere una grande quantità di materiale. E la storia delle stragi si fa con le informazioni e con la concatenazione delle informazioni".

Le verità giudiziarie, ricorda Mastelloni, "sono delle verità formali, la prova è un fatto formale. Le categorie giuridiche non riempiono la soddisfazione storica che si ha da una massa di informazioni organizzate. Nuove inchieste giudiziarie sulle stragi sono sempre utili ma ormai sono funzionali a una verità storica sempre più completa”. In generale, prosegue Mastelloni, cui si deve la scoperta, nel 1988 della struttura Gladio (gli venne opposto il segreto di Stato) “il passare degli anni è nemico di entrambe le verità, giudiziaria e storica, e spesso, in passato, è stato ascrivibile alla cattiva volontà di esibire subito il carteggio richiesto da parte dei servizi di sicurezza”.

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