Manovra, via libera dal Cdm. Meloni: "Seria ed equilibrata, risponde a bisogni concreti". Le misure

La premier in conferenza stampa a palazzo Chigi dopo il Cdm: "Quattro priorità: sostegno alla natalità, taglio del fisco, contributi alle famiglie e aumento dei fondi per la sanità"

La premier Giorgia Meloni (Afp)
La premier Giorgia Meloni (Afp)
17 ottobre 2025 | 13.04
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Quella approvata oggi dal Cdm è "una manovra seria ed equilibrata", che "risponde ai bisogni e ai problemi concreti delle famiglie, delle imprese e dei lavoratori". Così la premier Giorgia Meloni illustrando la manovra 2026 in conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo che il Cdm ha approvato la legge di bilancio.

''Vorrei ringraziare i vicepremier e i leader dei partiti della maggioranza. Abbiamo lavorato con serenità, buonsenso, compattezza e guardando al risultato'', ha detto la presidente del Consiglio. E "voglio ringraziare tutti i ministri per il lavoro di squadra che abbiamo portato avanti, che ci permette oggi di presentare una manovra che risponde ai bisogni e ai problemi concreti delle famiglie, delle imprese e dei lavoratori di questa nazione".

Le quattro priorità

Quella approvata oggi dal Cdm è "una manovra seria ed equilibrata, che va letta nel solco delle precedenti. Vale 18,7 miliardi, è più leggera delle precedenti, pesa la situazione complessiva. Nel 2026 le casse dello Stato verseranno 40 miliardi per il superbonus, più del doppio della legge che stiamo varando". La manovra "ha quattro priorità - ha sottolineato Meloni - sostegno alla natalità, taglio del fisco, contributi alle famiglie e aumento dei fondi per la sanità".

Le misure

"Con questa legge di bilancio dedichiamo alla famiglia circa 1 miliardo e 600 milioni di euro in più", ha spiegato. Inoltre "ci concentriamo sul ceto medio, tagliamo dal 35 al 33% l'aliquota per i redditi tra 28 e 50mila euro, è una misura che costa circa 2,8 miliardi di euro. E stanziamo 1 miliardo e 900 milioni di euro sui salari per tagliare dal 5 all'1% la tassazione dei premi di produttività, elevando la soglia dei premi soggetti ad aliquota da 3 a 5mila euro, detassando le componenti dei turni notturni e festivi, e per intervenire sul lavoro povero, stimolando i rinnovi per i redditi fino a 28mila euro, cioè la soglia non coperta dalla diminuzione dell'Irpef. Questo vale sia per i rinnovi del 2026 che per i rinnovi del 2025".

A una domanda sull'allarme del capo dello Stato, Sergio Mattarella, sul gap salariale, Meloni ha risposto che sui salari è stata "invertita la tendenza: i salari hanno iniziato a crescere più dell'inflazione. La strategia del governo sta dando i primi frutti". Ma il problema dei salari, ha rimarcato, "non si risolve da un giorno all'altro".

Quanto alle imprese, per loro nella manovra ci saranno "circa 8 miliardi di investimenti ma stiamo valutando la possibilità di una revisione nel medio termine della politica di coesione per aumentare sensibilmente le risorse", ha detto in conferenza stampa.

Capitolo sanità. "Abbiamo previsto, in aggiunta a quanto previsto nel 2026, ulteriori 2,4 miliardi per il Fondo sanitario nazionale, che quindi dal 2025 al 2026 aumenta di 7,4 miliardi. Se riusciremo a mantenere i nostri impegni, a fine legislatura le risorse aggiuntive sulla sanità saranno di circa 30 miliardi", ha detto Meloni.

Per quanto riguarda le coperture della legge di bilancio, il "grosso" arriva da tagli "alla spesa della Presidenza del Consiglio e dei ministeri e ringraziamo tutto il governo per la sua serietà".

Un "importante contributo" per la manovra è arrivato "da banche e assicurazioni, che pure ringrazio - ha affermato la presidente del Consiglio - Ci sono state lunghe interlocuzioni, parliamo di portatori di interessi, ma tutti ci rendiamo conto delle priorità su cui l'Italia deve lavorare. Abbiamo trovato una disponibilità che non era scontata".

Riguardo all'aumento delle spese destinate alla difesa "verrà coperto con misure aggiuntive rispetto alla legge di bilancio", ha spiegato la premier.

Giorgetti: "Sterilizzazione Irpef sopra i 200mila euro"

“La sterilizzazione” dell’Irpef “sarà sopra i 200mila euro”, ha spiegato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in conferenza stampa al termine del Cdm. Quindi “chi è tra i 50mila e i 200mila euro beneficerà del taglio dell’aliquota dal 35 al 33%”, ha aggiunto il ministro, affermando che comunque “questa è la proposta, poi il Parlamento è sovrano”.

Giorgetti ha poi spiegato che “per quanto riguarda le pensioni minime, abbiamo previsto un incremento di 20 euro mensili”.

Salvini: "Disposta rottamazione cartelle, 108 rate uguali in 9 anni"

Capitolo rottamazione cartelle. ''Le scorse rottamazioni non hanno funzionato perché avevano molte rate ed erano molto alte - ha detto Matteo Salvini parlando a Palazzo Chigi - Ora facciamo una sorta di mutuo a lungo termine, un patto di fiducia con milioni di italiani che vogliono regolarizzarsi. Nove anni di rate tutte uguali senza una maxi rata, senza le sanzioni. E' qualcosa di assolutamente giusto e definitivo. C'era nel programma di centrodestra. E' sempre stata una nostra battaglia. Quindi si paga il capitale con gli interessi con una sorta di mutuo a lungo termine. 108 rate tutte uguali''.

Tajani: "No tasse su extraprofitti"

''Non ci saranno tasse sugli extraprofitti. Mi considero soddisfatto. Ringrazio il ministro Giorgetti e la presidente del Consiglio Meloni. E' stato un lavoro condiviso", ha detto il vicepremier Antonio Tajani.

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