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Rifiuti: Life Recoil, raccolti oltre 2mila litri di olio vegetale usato

10 novembre 2014 | 09.53
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Evitata l'immissione in atmosfera di 125 kg di Co2 equivalente

Rifiuti: Life Recoil, raccolti oltre 2mila litri di olio vegetale usato

Ben 2.122 litri di olio vegetale usato raccolti evitando di immettere in atmosfera circa 125 kg di Co2 equivalente. In particolare, il monitoraggio della raccolta domiciliare porta a porta in due comuni pilota ha rilevato che i 1.500 cittadini di Castell’Azzara (Grosseto) hanno raccolto 910 litri di olio vegetale esausto, con una media annua a persona pari a mezzo litro di olio vegetale esausto raccolto, e che i 5.000 abitanti di Ariano Irpino (Avellino)hanno raccolto 1.212 litri di olio vegetale esausto, con una media annua di 0,24 litri.

Sono i risultati del progetto Life Recoil, avviato nell'autunno 2011, presentati in occasione della fiera Ecomondo a Rimini. Un progetto importante perché , sebbene l'olio vegetale esausto non sia considerato rifiuto pericoloso, se disperso nell'ambiente può essere molto inquinante. Ma non solo: il suo recupero sostenibile come prodotto di scarto della frittura, cottura e dei condimenti degli alimenti può essere fonte di vantaggi economici e ambientali.

Il progetto Recoil, cofinanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del programma Life+, vede come capo fila Azzero Co2 e come partner di progetto Kyoto Club, Legambiente, Cid Software e Conoe.

Life Recoil si propone di realizzare una filiera ottimizzata per il recupero dell'olio vegetale usato in cucina e trasformarlo in energia termica ed elettrica. L’incontro di Ecomondo è stato anche l’occasione per presentare la nuova piattaforma e-learning, strumento per la formazione delle pubbliche amministrazioni sulla raccolta. Il responsabile dell'iniziativa è Kyoto Club, impegnato nella formazione sui temi legati alla sostenibilità e ai cambiamenti climatici.

“Il corso di formazione online – spiega Serena Drigo di AzzeroCo2, responsabile del progetto - a partire da gennaio 2015 e per tre mesi ci permetterà di condividere con i tecnici e gli amministratori comunali vantaggi, criticità e relative soluzioni per la raccolta dell'olio vegetale esausto di provenienza domestica. Il progetto Recoil è nato con l'obiettivo di proporre una concreta soluzione innovativa per affrontare il problema della dispersione degli oli vegetali esausti nell’ambiente e adesso punta a capitalizzare l’esperienza acquisita e diffondere questa buona pratica che ha riscosso grande attenzione da parte dei cittadini e delle amministrazioni”.

I residui di oli vegetali se non smaltiti correttamente possono provocare danni all'ambiente, alla flora e alla fauna: buttati negli scarichi fognari rendono meno efficace il processo di depurazione dell'acqua; sversati direttamente nei corsi d'acqua o in mare creano un velo in superficie che impedisce il naturale scambio dell’ossigeno con l’aria, con gravi conseguenze per gli ecosistemi.

In Italia, dove si stima una produzione di oli vegetali esausti pari a oltre 250mila tonnellate, di cui più della metà prodotte da consumo domestico, la raccolta dell'olio vegetale esausto potrà essere diffusa solo con la modifica della legge attuale (Codice Ambientale Dlg. 205/2010) e grazie ad attività di sensibilizzazione come quella sperimentata con il Progetto Recoil.

“Grazie a progetti come questo – commenta Stefano Ciafani, vicepresidente di Legambiente – si contribuisce a ridurre gli sversamenti degli oli nelle fognature e, al tempo stesso, si recupera una risorsa utile alla produzione di energia rinnovabile. Per questo motivo è fondamentale l'impegno di un'attività di informazione e sensibilizzazione che coinvolga direttamente i cittadini e le pubbliche amministrazioni nella gestione sostenibile dei rifiuti e, per questo, vogliamo continuare a promuovere iniziative come questa affinché si diffonda la pratica della raccolta porta a porta dell'olio vegetale usato. Il nostro auspicio – conclude Ciafani - è che sempre più comuni italiani adottino questo percorso”.

A conclusione della giornata di lavoro è stato premiato il comune Castell’Azzara, nell’ambito del concorso indetto dal progetto Recoil, per l’ottima prestazione registrata durante quest’anno di attività.

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