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Rifiuti, Raggi: "In settimana si torna a normalità". Nuovo scontro con Regione

09 maggio 2017 | 17.17
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Foto dal profilo Facebook di Porta a Porta
Foto dal profilo Facebook di Porta a Porta

"Nessuno scarica barile sui rifiuti. Siamo impegnati per ripulire Roma con una task force straordinaria ed entro questa settimana la città tornerà alla normalità grazie alla apertura “24 ore su 24” degli impianti di Ama e al lavoro dei suoi dipendenti". Lo scrive su Facebook la sindaca di Roma, Virginia Raggi.

"Non possiamo, però, soprassedere sulle responsabilità di chi ha permesso che si arrivasse a bloccare il sistema di gestione: le conseguenze - evidenzia - sono disagi per i cittadini, immagini di cassonetti ricolmi ed un lavoro extra per l’azienda".

"Roma Capitale raccoglie i rifiuti e li trasferisce negli impianti di trattamento Tmb. Da qui, non possono partire i camion di rifiuti trattati perché la Regione non ha previsto impianti sufficienti e, addirittura, non autorizza l'incremento della capienza di quelli esistenti", scrive la sindaca.

"Non lo diciamo noi ma il Governo: l’impiantistica del Lazio è sottodimensionata - rimarca Raggi - E, inoltre, dal 2012 la Regione Lazio non ha ancora adottato un nuovo Piano Rifiuti Regionale, né ha approvato la tariffa per lo smaltimento. Noi i rifiuti li raccogliamo ma non ci permettono di portarli via dalle strade. Renzi dove immagina di portarli? Magari farebbe bene a trasferirli davanti al palazzo della Regione". "Piuttosto - aggiunge la sindaca - intervenga sui suoi uomini e svegli il Pd del Lazio dal torpore nel quale si trova".

SCONTRO CON LA REGIONE - Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, interviene con un tweet. “Salviamo Roma - scrive - Il Comune ci dica quali impianti vuole fare e dove. Noi aiuteremo la città come sempre. Ad ora non c'è nessuna proposta”.

Raggi torna sulla questione a 'Porta a Porta', in onda questa sera su Raiuno. "La soluzione alla crisi dei rifiuti c'è: che la Regione Lazio sblocchi tutte le richieste di autorizzazione fatte da più di 10 mesi" dice. "Il sito di Rocca Cencia, non so se l'assessore Buschini lo ha visitato, è molto vicino alle case, ha già un impianto Tmb, è già un sito che lavora rifiuti e produce odori estremamente sgradevoli per la popolazione. Noi abbiamo detto che l'impianto per l'umido non lo faremo là - afferma la sindaca - Noi abbiamo scelto tre siti per aumentare la capacità di 120mila tonnellate, il luogo non è importante, non lo dico stasera ma la Regione li conosce". "Abbiamo già parlato con la Regione e inserito i tre siti nel piano rifiuti - spiega - ma dalla Regione ci dicono che preferiscono Rocca Cencia".

Immediata la replica in una nota della Regione Lazio: "In riferimento alle parole del sindaco Raggi, si precisa che il Comune non ha mai richiesto autorizzazioni alla Regione Lazio per 3 siti per l'umido. Basta bugie".

Lo scontro con la Regione va in scena anche in merito al 'caso' dei cinghiali in strada. "È la Regione che si dovrebbe occupare della fauna selvatica. Zingaretti lo sa? Qualcuno glielo dica altrimenti glielo ricordo io" dice Raggi.

Anche qui arriva la replica della Regione: “In riferimento alle parole della Raggi sui cinghiali si porta a conoscenza della sindaca che il problema nasce dai troppi rifiuti presenti nei cassonetti stracolmi, che spingono la fauna selvatica ad uscire dalle riserve naturali portandola ad invadere le strade della Capitale. Una cosa mai successa prima”.

SCONTRO CON RENZI - A 'Porta a Porta' la sindaca torna a parlare anche dell'ex premier. "Non fa ridere - sottolinea - che Renzi dica che porterà la soluzione dei rifiuti a Roma quando lui e il suo partito hanno creato il problema, chiudendo Malagrotta senza dare un'alternativa. È veramente ridicolo".

Renzi replica su Facebook: "Sono davvero dispiaciuto che il Movimento Cinque Stelle sia rimasto così male per l'iniziativa del Pd di ritrovarsi tutti insieme domenica prossima per pulire Roma". "Noi - aggiunge il segretario del Pd - non siamo mai stati polemici con il sindaco Virginia Raggi nemmeno quando ha ricevuto avvisi di garanzia o quando hanno arrestato i suoi principali collaboratori. Noi siamo garantisti, non abbiamo due morali, noi. Non siamo i cinque stelle, noi".

"La nostra idea nasce dal desiderio di dare una mano. I cinque stelle governano Roma da un anno e la situazione rifiuti peggiora ogni giorno. Non è facile fare il sindaco, lo so. Ma nel primo anno di amministrazione noi a Firenze avevamo già brevettato i cassonetti a scomparsa e cambiato il sistema di pulizia notturna delle strade. Amministrare è difficile ma si può fare, con fatica e impegno. Dire 'cambieremo tutto' e lasciare le cose andar peggio di prima non è amministrare, significa tradire la fiducia di chi ti ha votato", sottolinea Renzi.

"Noi, i democratici - prosegue Renzi - vogliamo dare una mano alla città. Senza polemica. Ma proprio per questo non accetteremo mai che gli amministratori comunali provino a buttare la responsabilità addosso al bravo Presidente della Regione, Zingaretti. O a chi c'era prima. Da un anno la Raggi governa Roma: pulisca la città, se ne è capace. Se non lo è, si faccia aiutare anziché scaricare la colpa sugli altri".

"Per chi vuole domenica 14 le magliette gialle del Pd e dell'associazionismo scendono in piazza per dare una mano a Roma, con le ramazze per pulire, senza polemica. Le polemiche lasciamole a chi non riesce a governare, noi mettiamoci al lavoro senza litigare con nessuno", conclude il segretario Pd.

Lo sfogo dei cittadini: "Povera Roma nostra"

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