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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

08 agosto 2017 | 11.10
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Non sono contro il codice Minniti, ma se bisogna salvare vite serve la nave più vicina". A sottolinearlo è il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, in un'intervista a 'La Repubblica'. "In questi giorni da destra - dice- mi hanno descritto come il cattolico terzomondista che si oppone alla linea di quelli 'legge e ordine'. Ecco, questo mi ha dato fastidio. Lavoro per l'ordine e la sicurezza. Sono impegnato - afferma - per stroncare il traffico odioso dei clandestini, in questa nostra guerra contro gli scafisti". "Ma -evidenzia Delrio - se c'è una nave di una Ong vicina a gente a soccorrere, non posso escluderla. E anche se non hanno firmato il codice di autoregolamentazione, sono obbligato a usarla per salvare vite umane". Sulla spaccatura con il ministro Marco Minniti, "per quanto mo riguarda - precisa Delrio - non ho punti di contrasto con lui. L'interlocuzione è continua, ma oggi non ci siamo incrociati".

"È il momento, per l’Onu, di dimostrare il proprio ruolo strategico nello scacchiere internazionale, facendo leva sull’esperienza dell’Italia nello scenario libico, per evitare iniziative estemporanee, non coordinate". E' quanto scrive, in una lettera al Corriere della Sera, il ministro degli Esteri Angelino Alfano, che riceve oggi il nuovo rappresentante speciale per la Libia delle Nazioni Unite, Ghassan Salamé, alla sua prima missione diplomatica in Europa. "Troppi negoziati e troppi negoziatori fin qui -nota il titolare della Farnesina - Adesso c’è il nuovo inviato Onu. Ciascun Paese si affidi alla sua azione, consegnando a lui il lavoro svolto".

"Siamo alla terza maturità fatta e la valutazione più bella sono i complimenti delle commissioni per la preparazione dei nostri studenti". Il professor Osvaldo Songini, preside del liceo internazionale per l' intercultura (oltre al classico e allo scientifico) avviato 6 anni fa al Collegio San Carlo di Milano risponde così ad Avvenire sulla valutazione della loro esperienza di percorso superiore quadriennale. È stata la prima scuola superiore in Italia - sono dodici nel complesso di questi anni - a presentare un progetto in tal senso e a ottenerne l' approvazione dal ministero dell'Istruzione.

"Se qualcuno ha sbagliato dovrà pagare. E se si tratta di un dirigente delle cooperative dovrà pagare di più: dovrà fare un passo indietro e lasciare tutti gli incarichi ricoperti. Perché avrebbe tradito la missione sociale di un settore che ha fatto la storia del nostro Paese, creando lavoro, ricchezza e anche solidarietà". Lo dice al Corriere della Sera Maurizio Gardini presidente dell' Alleanza delle cooperative, che raduna il 90% della cooperazione italiana, sugli appalti Consip. "In Italia le cooperative sono 80 mila mentre sono solo una quindicina le sigle coinvolte in casi di corruzione. Sempre troppe, certo. Ma il malaffare riguarda il Paese intero, imprese, pezzi dello Stato. Non solo noi".

"Una legge quadro sulle misure in vigore su giovani e lavoro sarebbe un buon inizio per procedere". Lo scrive sul Sole 24 Ore Carlo Carboni. "Il tema è divenuto -dice- un rischio Paese su cui è stra-urgente intervenire con politiche del lavoro espansive. In effetti, sembra sia venuto il momento che il tema sociologico della marginalità dei nostri giovani, dopo vaglio severo, entri nell' agenda di governo. Lavoro 4.0 è uno sbocco naturale per i giovani e i ministeri economici sono disponibili ad adottare misure efficaci per lavoro aggiuntivo per essi. Anche se le risorse non sono adeguate per le note ristrettezze di finanza pubblica, il mood governativo è sul piede di intervenire. Sono allo studio, in particolare, misure di decontribuzione (taglio del cuneo fiscale del 50% per due tre anni per contratti stabili dei giovani) e di potenziamento delle politiche attive e d' inclusione sociale".

"Per prima cosa, il titolo della legge è "ius soli temperato e ius culturae". Tengo a questa precisazione: parlare per due anni di 'ius soli' ha danneggiato il dibattito. È una legge ragionevole che non contiene automatismi". Lo dice Mario Marazziti, storico portavoce della Comunità di Sant'Egidio e presidente della commissione affari sociali della Camera, al Manifesto.

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