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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

09 ottobre 2014 | 10.03
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Trichet: Il bilancio statale è migliorato: oggi potete vantare un avanzo primario".

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Il bilancio statale è migliorato: oggi potete vantare un avanzo primario. Il vostro problema, da troppo tempo, è la stagnazione economica. Eppure quando vado nel vostro Paese, soprattutto in Lombardia, vedo sottotraccia un formidabile dinamismo produttivo. Avete un potenziale che aspetta solo di potersi esprimere". Così, in un'intervista a 'La Repubblica', Jean-Claude Trichet, ex presidente della Bce. "Ci sono situazioni molto diverse -avverte- la Grecia non è la Spagna. La Spagna non è l'Italia. L'Italia non è la Francia. E la Francia non è la Germania. Nessuno è uguale in un'unione monetaria composta da diciotto Paesi. La governance dell'Europa consiste nel dare raccomandazioni mirate a ogni Stato membro".

"Bisogna lavorare di più sia sul fisco che sui contributi. Un esempio da seguire può essere quello della Provincia autonoma di Bolzano che ha deciso di ridurre l'Irap, la tassa regionale che serve a finanziare la sanità, a favore delle imprese che esportano". Così, in un'intervista a 'La Stampa', Stefano Dolcetta, vicepresidente di Confindustria con la delega alle relazioni industriali. "Certo manca una strategia -ammette- nessuno ci dice dove vogliamo andare. Ed è indubbio che ci sono settori innovativi della nostra economia, che potrebbero giocare un ruolo anche a livello europeo, che poi vengono bloccati per ragioni politiche o per difendere interessi di aziende in cui lo Stato ha una presenza importante come le utilities".

"Mi piace che si parli di incentivi mirati e stabili. Quando un incentivo viene dato a pioggia e non ci sono certezze su quanto durerà nel tempo, si fanno più danni che progressi. Gli incentivi ciechi producono spesa pubblica e non danno un ritorno". Così, in un'intervista a 'La Stampa', l'ex ministro del Lavoro Tiziano Treu. "Il costo del lavoro è un nodo -avverte- che va risolto. Poi c'è l'assenza di servizi per il lavoro: manca il collocamento, inteso come struttura che accompagna le persone a trovare il posto giusto. Infine, c'è il nodo degli ammortizzatori sociali".

"Tutto ciò che riduce il cuneo fiscale è benvenuto. Ma non facciamo finta che non sia una coperta corta, meno contributi vuol dire pensioni più basse in futuro, non si può pensare che intervenga lo Stato, facendo debito". Così, in un'intervista a 'La Stampa', Giorgio Merletti presidente di Rete imprese.

"In questi anni in alcune zone dell'Emilia Romagna, come nel distretto di Carpi in cui ci troviamo, si è dimezzato sia il numero delle imprese che quello dei lavoratori. Solo il fatturato è rimasto uguale a se stesso, segno che qualcuno è cresciuto enormemente e ha saputo avvantaggiarsi anche in una fase di recessione". Così, in un'intervista a 'Avvenire', Franco Mosconi, professore associato di Economia industriale all'università di Parma.

"Penso sia l'ora -sostiene- di rilanciare una strategia di lungo periodo imperniata sull' idea di una manifattura avanzata. In questi anni, il nostro tessuto industriale ha salvato il Paese da una crisi economica che poteva avere effetti ancora più devastanti. Bisogna tornare a investire, valorizzando anche il ruolo di soggetti finanziari disposti a scommettere sul capitale umano".

"Gli avvocati già promuovono accordi e transazioni tra le parti proprio al fine di evitare un giudizio, i cui tempi lunghi non convengono a nessuno. Insisteremo sulla consulenza stragiudiziale, e sulla 'cultura della prevenzione' e della risoluzione 'alternativa' delle controversie. Questa è una sfida che l'Avvocatura è in grado di vincere contribuendo a conseguire obiettivi importanti: la semplificazione del sistema, evitando fasi e costi; la crescita nel paese di una 'cultura' di prevenzione e la crescita dell'aspetto 'consulenziale' della professione di avvocato nel merito". Così, in un'intervista a 'Italia Oggi', il presidente del Consiglio nazionale forense, Guido Alpa.

"Per la prima volta, dopo molti anni, un ministro ha dialogato a lungo con l'avvocatura, tutto ciò dopo aver subito da diversi governi attacchi di ogni tipo al ruolo dell'avvocato, al diritto di difesa, all'accesso stesso al sistema giustizia. Certo, quanto ottenuto non soddisfa le nostre richieste, ma un'inversione di marcia è evidente". Così, in un'intervista a 'Italia Oggi', il presidente dell'Organismo unitario dell'avvocatura, Nicola Marino.

"Cassa forense si è attivata per chiedere agli Ordini degli avvocati l'elenco degli iscritti alla data del 21/8/2014. Alcuni ci hanno già risposto. La trasmissione degli elenchi per flussi telematici dovrà avvenire entro il 20/10/2014. In difetto di trasmissione provvederemo alle iscrizioni in base ai dati in nostro possesso. Contiamo di completare la fase delle iscrizioni entro il novembre 2014". Così, in un'intervista a 'Italia Oggi', il presidente della Cassa forense Nunzio Luciano.

"Non chiusura totale all'innovazione dell'istituto del tfr proposto dal governo, ma solo con principi di equità e di opportunità per tutti; peraltro, per le aziende con un numero di lavoratori superiori a 49 addetti, il trattamento viene già da oggi versato ai fondi complementari scelti dai lavoratori e quindi per costoro si avrebbe di fatto ed effettivamente una seppur minima riduzione del costo del lavoro". Lo scrive su 'Italia Oggi', Gaetano Stella presidente di Confprofessioni.

"Questa nuova formula -fa notare- se applicata con le condizioni espresse dalla Confederazione, davvero rappresenterebbe un passo concreto per tutti di riduzione dei costi senza penalizzare i lavoratori nei propri diritti già riconosciuti".

"Questa riforma è una diminuzione della tutela dei lavoratori. La direzione nazionale aveva allargato alla possibilità di garantire maggiormente dai licenziamenti illeciti, oltre che sul tema degli ammortizzatori sociali e sulle aperture alle richieste dei sindacati. Invece assistiamo a una nuova chiusura del governo al dialogo interno ed esterno al Pd". Così, in un'intervista a 'La Repubblica', Felice Casson, autosospeso dal gruppo Pd al Senato.

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