"Il presidente Bce è riuscito anche stavolta a trovare un compromesso con i falchi per andare avanti ed evitare inutili tensioni sulla nostra area valutaria. Siamo però ancora lontani dall'auspicabile cambio di rotta verso la condivisione dei rischi. Speriamo che nei due anni che gli mancano possa rompere il muro tedesco". Così, in un'intervista a Il Manifesto, Marcello Minenna ex assessore al Bilancio a Roma e ora docente alla London Graduate School.
"Elite è una piattaforma all'avanguardia di supporto alle pmi e noi, come azionisti, abbiamo tre obiettivi: entrare in contatto con aziende di eccellenza, far arrivare ulteriori capitali dall'Asia e di dare supporto allo sviluppo di Elite in Asia. Stiamo valutando attualmente molti dossier di investimenti in pmi italiane e stiamo trovando riscontri positivi al nostro interesse da parte famiglie imprenditrici. Abbiamo speso ad oggi poco e abbiamo una dotazione di 150 milioni da investire sul mercato italiano, ma si tratta di una cifra in evoluzione che potrà aumentare a seconda delle opportunità che riusciremo a trovare sul mercato. Non abbiamo alcuna fretta di investire, l'importante sarà trovare le aziende giuste". Così, in un'intervista a Il Sole 24 Ore, Tommaso Paoli, ceo Nuo Capital, holding di investimenti con sede a Milano facente capo al family office della famiglia Pao Cheng di Hong Kong, che controlla il 10% del capitale di Elite.
"E' l'Italia, e Milano in particolare, lo show room a livello mondiale del mondo delle due ruote. Un riconoscimento del ruolo capofila del nostro paese. La parola chiave è unire la ricerca alla bellezza. La competizione è sempre più forte a livello globale. I consumatori richiedono sempre maggiore tecnologia unita ad un' estetica ricercata. Le due ruote a motore stanno crescendo; proseguirà il boom della pedalata assistita, come risposta ai problemi di mobilità delle città e come risorsa per il tempo libero". Così, in un'intervista a Il Sole 24 Ore, il presidente Eicma, Antonello Montante.
"Sarà banale, ma a una bambina va regalato un meccano insieme a una bambola, vanno aboliti tutti gli stereotipi di genere, si deve iniziare da lì. Purtroppo oggi c'è il concetto che per avviare qualunque macchinario basti schiacciare un bottone, invece bisogna incoraggiare bambine e bambini a sperimentare come funzionano le cose, aprendole e magari rompendole. Io facevo così e mi avanzava sempre qualche pezzo". Così, in un'intervista a La Repubblica, Amalia Ercoli-Finzi, primo ingegnere aerospaziale donna.
