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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

03 marzo 2015 | 09.53
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Tito Boeri: "E' necessario che i lavoratori siano consapevoli della loro situazione contributiva e di quali saranno presumibilmente le loro pensioni così da poter pianificare il futuro. Le banche dati sono un bene pubblico".

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"La qualità dei servizi si può migliorare con una forma organizzativa più efficiente. Ma lo faremo anche facendo partire finalmente l' operazione 'busta arancione'. Una definizione in realtà superata perché la lettera col conto contributivo e la stima della pensione la manderemo solo ai lavoratori senza una connessione Internet. Per gli altri, ci sarà un pin col quale accedere attraverso il sito Inps al proprio conto e simulare la pensione futura, secondo diversi scenari di carriera e di crescita dell'economia. E' necessario che i lavoratori siano consapevoli della loro situazione contributiva e di quali saranno presumibilmente le loro pensioni così da poter pianificare il futuro. Le banche dati sono un bene pubblico". Così, in un'intervista a 'Il Corriere della Sera, il presidente dell'Inps, Tito Boeri.

"L'impegno per un cambio di passo c'è tutto, anche se occorre fare ancora molto. Tuttavia, se i 'decisori' non accettano l'interlocuzione con le parti sociali, ogni sforzo è vano. Non è questione di concertazione, che non ci interessa affatto. Il punto è che l'autoreferenzialità del sistema politico rende arduo ogni buon proposito e l'idea dell'uomo solo al comando sta mettendo a rischio i fondamentali della democrazia partecipata". Lo scrive su 'Il Messaggero', Carmelo Barbagallo, segretario generale Uil. "Bisognerebbe dare maggiore forza -sostiene- al sindacato internazionale per contrapporsi alle contraddizioni della globalizzazione e agli egoismi del capitalismo finanziario. Il sindacato, per definizione, è un soggetto contrattuale, ma l'efficace esercizio di questa funzione presuppone un interlocutore dalla sensibilità sociale del presidente Prodi che, purtroppo, oggi, nel panorama politico nostrano è merce rarissima".

"La valutazione della Commissione sull'Italia non è una promozione. Infatti si rileva che il nostro Paese ha due squilibri macroeconomici eccessivi: quello del debito pubblico e quello di una bassa crescita con caratteristiche strutturali dovute a inadeguata produttività e competitività. Dietro questi squilibri ci sono molte e note cause che richiedono riforme strutturali. Nelle previsioni di inizio febbraio della Commissione si prefigurano però un 2015 e un 2016 decenti per l'Italia". Lo scrive su 'Il sole 24 Ore', l'economista Alberto Quadrio Curzio.

"Nel contempo l'Italia -auspica- deve pressare politicamente di continuo la Ue e la Uem perché varino una regola aurea sugli investimenti e accelerino il (debole) piano Juncker per gli investimenti che potrebbero beneficiare anche delle politiche espansive della Bce".

L'ampliamento della polizza di Rcd alla luce del nuovo rischio tributi scaturente dal 730 precompilato sta diventando un serio problema. Non si trovano infatti assicurazioni disponibili ad accollarsi il rischio. Sul tema abbiamo interessato l'Agenzia, dichiaratasi disponibile ad approfondire la tematica e ad aprire a breve un confronto con gli intermediari telematici". E' quanto afferma, si legge su 'Il Sole 24 Ore', la presidente del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, Marina Calderone. E Marina Calderone interviene anche, si legge su 'Italia Oggi', sul decreto legislativo sulle tutele crescenti dove si trova "un passaggio scivoloso (articolo 6 comma 3) di una norma complessivamente scritta in modo chiaro, però è necessario intervenire in modifica perché è una vera e propria stortura".

"L'attacco alle Popolari, perché di questo si tratta è, se lo collochiamo nella logica prospettiva, un attacco al concetto ed alla grande tradizione europea del credito cooperativo. La povertà, contraddittorietà, erroneità, e falsità della maggior parte degli argomenti addotti per giustificare questo 'insensato' o 'troppo sensato' (dipende dagli obiettivo di chi lo propone) provvedimento, non ha bisogno di ulteriori illustrazioni". Così, in un'intervista a 'Avvenire' l'economista Marco Vitale.

"Non permetteremo che in Europa entri un solo grammo di parmigiano falso, non una bistecca agli ormoni e nemmeno Ogm non approvati dalle nostre parti". Così, in un'intervista a 'La Stampa', Cecilia Malmstroem, commissario Ue al Commercio e negoziatrice per l' intesa di partenariato e libero scambio con gli Stati Uniti, 'Ttip' per amici e nemici. "Tutti gli studi meno uno -sostiene- stimano che l' intesa porterà benessere, ma noi vogliamo fare di più: puntiamo a annullare i dazi e stabilire nuovi standard globali, senza rinunciare a nulla. Questo deve essere molto chiaro".

"Oggi ho inviato una lettera al Parlamento europeo per comunicare la decisione del board Eba di non condurre gli stress test quest'anno. Presto pubblicheremo un paper di discussione con gli operatori per giungere già dai test 2016 a una migliore comparabilità e affidabilità delle attività ponderate per il rischio, e ridurre la discrezionalità nei modelli interni. Servirà anche ridurre le discrezionalità nazionali in aree come i periodi transitori verso le nuove regole, e la rischiosità dei titoli di Stato, su cui lavora il Comitato di Basilea. Su questo aspetto, credo sarebbe utile introdurre limiti di concentrazione del rischio bancario sui titoli sovrani, un aspetto importante per limitare la connessione tra banche e Stati che ha avuto effetti deleteri nella crisi". Così, in un'intervista a 'La Repubblica', Andrea Enria presidente dell'Autorità bancaria europea.

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