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Rave party, minacce di morte a sindaco Magliano firmate Br

10 settembre 2021 | 18.14
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Nei giorni scorsi aveva dato l'allarme sull'arrivo in Toscana dei 'ravers' dopo lo sgombero dell'area del viterbese. "Bastardo, smetti di parlarne altrimenti muori", è il messaggio giunto sulla sua scrivania

Foto Fotogramma
Foto Fotogramma

"Bastardo fascista/leghista smetti di parlare del rave party altrimenti muori! Brigate Rosse". Un messaggio inequivocabile giunto sulla scrivania del sindaco di Magliano in Toscana (Grosseto), Diego Cinelli, che, pochi giorni fa, era stato al centro del dibattito con interventi su diverse testate giornalistiche e televisive nazionali e locali, lanciando l'allarme per la massiccia presenza di 'ravers' sul territorio di Magliano in Toscana dopo lo sgombero dell'area del viterbese in cui si era tenuto un rave party che aveva attirato migliaia di persone provenienti da tutta Europa. Una presenza che stava creando più di un problema ai cittadini residenti e ai turisti nel pieno della stagione estiva.

"Stamattina - afferma il Sindaco Cinelli- ho ricevuto questa lettera anonima. Sono rimasto sbalordito e sbigottito di fronte al suo contenuto. Subito dopo è prevalsa l'amarezza e la preoccupazione, non tanto per me, ma soprattutto per i miei familiari che sono scossi da questa vicenda. Minacciare di morte un sindaco che ha solamente lanciato un allarme a tutela dei suoi cittadini e del suo territorio di fronte a centinaia di persone provenienti da un evento illegale può portare a tutto questo? Soprattutto che senso può avere una minaccia di questa portata, a chi posso aver dato noia, chi c'è dietro?".

Cinelli si è immediatamente rivolto alla stazione dei Carabinieri di Magliano in Toscana per presentare denuncia contro ignoti. "Non mi lascio certo intimidire - afferma il Sindaco- e proseguirò nella mia azione amministrativa che è sempre stata svolta nell'interesse dei cittadini. Ritengo che il ruolo di un sindaco sia quello di tutelarli e se ciò non sta bene a qualcuno che vive nell'anonimato celandosi dietro una sigla, predilige l'illegalità e minacciare di morte chi fa il proprio dovere, a me non interessa. Io vado avanti ancora più convinto di quanto ho detto e di come ho agito. Spero che le forze dell'ordine riescano a far luce su questa brutta e fastidiosa vicenda".

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