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Referendum eutanasia e giustizia, firme anche online

12 agosto 2021 | 23.20
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Si firma utilizzando Spid o Cie

Referendum eutanasia e giustizia, firme anche online

Referendum, si può firmare anche online. La novità riguarda anche le richieste di referendum 'in corso', come quella sull'eutanasia legale. "Grazie alla norma che siamo riusciti a fare approvare con un emendamento a mia prima firma al DL Semplificazioni i comitati promotori possono già ora - prima della realizzazione da parte del governo della piattaforma dedicata - offrire ai cittadini la possibilità di firmare con firma digitale, attraverso Spid o Cie, le richieste di referendum", dichiara Riccardo Magi, deputato e presidente di Più Europa.

“Le iniziative referendarie sono sempre state l'occasione di battaglie per conquistare spazi di democrazia e nuovi strumenti per l'esercizio dei diritti politici dei cittadini e quella della firma digitale è una conquista storica perché consente di superare gli ostacoli alla raccolta delle firme che avevano reso quasi impraticabile lo strumento referendario. Grazie all'Associazione Coscioni le cui proposte abbiamo fatto nostre e portato in Parlamento; grazie a Mario Staderini che con perseveranza con i suoi ricorsi ha portato anche in sede Onu il tema dell'effettivo esercizio dei diritti di partecipazione preparando questa vittoria; grazie a tutti i colleghi parlamentari che nonostante le resistenze del governo hanno approvato all'unanimità il nostro emendamento”, conclude Magi.

L'associazione Luca Coscioni annuncia in un comunicato la "svolta storica". Nello specifico, l’emendamento adottato prevede una norma transitoria per cui i comitati promotori possono raccogliere - senza alcuna necessità di intervento da parte di organismi pubblici - le firme per referendum e iniziative popolari con una piattaforma predisposta da ente certificatore convenzionato con l’Agenzia per l’Italia Digitale (Agid); il Comitato promotore può effettuare la raccolta attraverso un applicativo web che prevede l’uso universale della firma elettronica qualificata per firmare la richiesta di indizione di un referendum.

In pratica, spiega ancora il comunicato delll'associazione Coscioni, l’ente convenzionato effettuerà l'identificazione del firmatario tramite Spid, Cie o identificazione remota per poi garantire il servizio di firma del documento con firma elettronica qualificata, oltre all'archiviazione dei documenti firmati. Sarà svolta anche una verifica preventiva che il firmatario non abbia già firmato la richiesta.

Si tratta di una "riforma storica - dichiara Mario Staderini, segretario Democrazia Radicale - una vittoria per chi crede che la democrazia sia per tutti. Con la firma digitale il referendum torna ai cittadini, che potranno raccogliere le firme senza dover chiedere permesso ai partiti. È il risultato di anni di battaglie ed è il primo passo verso un ritorno alla legalità internazionale e la rimozione delle irragionevoli restrizioni che ancora limitano i diritti politici.”

Per Marco Gentili, presidente Associazione Luca Coscioni, "con il digitale si supera il meccanismo discriminatorio dell’autentica, oltre che gli ostacoli previsti da una legge di oltre 50 anni fa, come la vidimazione dei moduli e le procedure vessatorie per la certificazione delle firme, e si evita, qualora dovesse peggiorare la situazione sanitaria, di dover uscire di casa per “fare politica”. La proposta iniziale di ampliamento alla firma digitale era destinata a persone con disabilità poi ha prevalso il buon senso e ora è una norma generale. Nessuno si era posto il problema per esempio di chi risiede all’estero. Adesso viene finalmente restituita loro la possibilità di sottoscrivere le proposte referendarie".

La prima “messa a terra” di questa importante evoluzione sul tema della democrazia è il referendum attualmente in corso sull’Eutanasia Legale, che entro il 30 settembre dovrà raccogliere almeno 500.000 firme. L’Associazione Luca Coscioni e il Comitato Promotore con la sola raccolta ai tavoli posizionati sul territorio si stanno avvicinando, grazie a uno straordinario coinvolgimento popolare intorno alla tematica, al traguardo delle 400.000 adesioni, che da mercoledì 11 Agosto potranno anche essere inoltrate attraverso la piattaforma https://raccoltafirme.cloud/app/

Dal 2022 sarà invece realizzata un’apposita piattaforma governativa per questo uso che diventerà l’unico spazio digitale per la firma dei referendum.

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