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''Loris strangolato con un laccio''

La donna ascoltata nuovamente dagli inquirenti ha lasciato la questura sorretta dal marito dopo aver firmato il verbale in cui ha ricostruito il percorso fatto sabato con il figlio. Alcuni filmati smentiscono la versione della donna che ha sempre sostenuto di aver lasciato il ragazzino davanti alla scuola di Santa Croce Camerina. (Foto). Sopralluoghi della scientifica sul luogo del delitto. Al setaccio l'abitazione e la casa di campagna del cacciatore. Il sindaco del paese: ''No a cannibalismo mediatico'' (Foto- Video)

''Loris strangolato con un laccio''
04 dicembre 2014 | 10.24
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Ucciso per strangolamento con un laccio. Sarebbe questa, in base a quanto appreso, la causa della morte del piccolo Loris Andrea Stival, il bambino di otto anni il cui corpo senza vita è stato trovato sabato scorso, 29 novembre, in un canalone a pochi chilometri dal centro di Santa Croce Camerina, nel ragusano. Dagli esami autoptici il bimbo presenta graffi al collo e al viso che sarebbero stati causati dal laccio utilizzato per strangolarlo.

Le indagini vanno avanti mentre alcuni filmati fanno scricchiolare la versione della mamma, Veronica Panarello, che ha sempre sostenuto di aver lasciato il ragazzino davanti all'ingresso della scuola di Santa Croce Camerina, nel ragusano.

La donna è stata nuovamente ascoltata in Questura a Ragusa, da dove è uscita molto provata dopo aver firmato il verbale della ricostruzione della mattina in cui è scomparso suo figlio. La madre di Loris, insieme al marito che la sorreggeva, è entrata poi nell'auto del suo legale, l'avvocato Francesco Villardita. Oggi pomeriggio ha ricostruito con gli esperti della scientifica il percorso che ha detto di avere fatto sabato mattina, ma che le videocamere di sorveglianza sembrerebbero smentire. Al momento la signora non risulterebbe indagata dalla Procura del capoluogo ibleo.

Nuovi accertamenti della scientifica intanto sono in corso in contrada Mulino Vecchio di Santa Croce Camerina, dove è stato trovato il corpo senza vita del bambino di otto anni.

Dopo quella fatta ieri nell'abitazione della famiglia del piccolo, con l'utilizzo anche del luminol, la polizia scientifica ha eseguito una perquisizione anche nella casa di Orazio Fidone, il cacciatore che sabato scorso trovò il corpo senza vita del piccolo di 8 anni. Oltre alla sua abitazione, la notte scorsa, gli uomini della polizia scientifica hanno anche eseguito rilievi e accertamenti nella casa di campagna di contrada Passo di Scicli. L'uomo, come atto dovuto per l'esecuzione di accertamenti irripetibili, è indagato per sequestro di persona e omicidio nel fascicolo aperto dalla procura di Ragusa.

Dal sindaco di Santa Croce Camerina, Franca Iurato, arriva un appello alla stampa ad evitare il ''cannibalismo mediatico''. "Ho la sensazione che si stia superando il limite - dice il sindaco - Va bene l'informazione ma no al cannibalismo mediatico davanti ad un dramma che ancora non ha un colpevole. Invito i giornalisti a non scadere nella morbosità nel diffondere notizie".

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