Primo via libera alla riforma del Senato con 183 voti favorevoli, 14 in più rispetto a quelli che il governo Renzi raccolse a palazzo Madama il 24 febbraio scorso, quando all'atto dell'insediamento ottenne la fiducia con il sì di 169 senatori (Pd, Ncd, Per le Autonomie, Per l'Italia, Scelta civica). Se gli stessi Gruppi avessero votato compatti (mentre come si sa ci sono stati senatori dissenzienti) e se anche Forza Italia avesse dato il via libera con tutti i suoi 59 membri, il ddl sarebbe dovuto passare con 229 voti a favore.