Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha di fatto bloccato un tentativo di normalizzazione dei rapporti tra il suo paese e l'Egitto. E' quanto scrive il sito del quotidiano Zaman, spiegando che il nuovo premier Ahmet Davutoglu e il suo ministro degli Esteri, Mevlut Cavusoglu, avevano cominciato a muoversi per riallacciare i rapporti con il Cairo, incrinati dalle due critiche riservate da Ankara all'ascesa politica del presidente Abdel Fattah al-Sisi.
Zaman riporta che, a margine dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, Cavusoglu avrebbe dovuto incontrare ieri l'omologo egiziano Sameh Shukri. Si sarebbe trattato del primo incontro di alto livello tra i due paesi da oltre un anno. Ma il colloquio è stato cancellato all'ultimo momento dagli egiziani, dopo il discorso infuocato contro al-Sisi che Erdogan ha pronunciato all'Assemblea Generale.
Salendo sul podio degli oratori poco dopo il presidente egiziano, Erdogan ha affermato che il predecessore di al-Sisi, l'islamico Mohamed Morsi, è stato destituito con un golpe militare. Il presidente turco ha quindi accusato le Nazioni Unite di aver legittimato l'autore del golpe, al-Sisi, dandogli la possibilità di parlare all'Assemblea Onu.
"Bisognerebbe rispettare la scelta degli elettori - ha detto Erdogan - Se vogliamo supportare i golpe, allora cosa esiste a fare l'Onu?". "Chi prende posizione - ha proseguito il presidente - contro gli omicidi in Iraq e in Siria e contro l'uccisione della democrazia in Egitto viene subito sottoposto ad accuse ingiuste e prive di fondamento e viene accusato di sostenere il terrorismo".
"Le Nazioni Unite - ha proseguito il presidente turco - così come i paesi democratici non hanno fatto altro che stare a guardare mentre veniva destituito il presidente eletto in Egitto e venivano uccise migliaia di persone innocenti che volevano solo difendere la loro scelta. E intanto la persona che ha condotto questo golpe viene legittimata".
