Picchiato e minacciato di morte dal datore di lavoro per costringerlo a firmare una lettera di licenziamento poiché chiedeva che gli venissero pagati alcuni arretrati. Vittima un romeno 36enne che nel settembre scorso, con uno stratagemma, era stato fatto salire in auto dal suo datore di lavoro, un 40enne italiano e portato in aperta campagna dove ad attenderli c'erano i due complici, un 42enne e un 32enne entrambi albanesi.
Il romeno era, quindi, stato minacciato di morte con una pistola dal suo ex datore di lavoro e dai complici che gli avevano detto che se non avesse firmato lo avrebbero ammazzato con la moglie e il figlio. Nella medesima circostanza, l'uomo era stato anche derubato del portafoglio e del telefono cellulare. La vittima era, tuttavia riuscito a fuggire e a dare l'allarme grazie a una colonnina Sos sulla tangenziale.
Le successive indagini hanno permesso di raccogliere sufficienti elementi di colpevolezza nei confronti del trio a cui i carabinieri di Volpiano hanno notificato un ordine di custodia cautelare in carcere per rapina ed estorsione.