
Mattarella: "Conseguenza di tossine letali e istinti brutali". Meloni: "Fu abisso umanità"
Oggi è la Giornata della Memoria, per non dimenticare le vittime dell'Olocausto e la persecuzione di sinti, rom, omosessuali e oppositori politici da parte dei nazisti.
"Il sistema di Auschwitz e dei campi a esso collegati fu l’estrema, ma diretta e ineluttabile, conseguenza di pulsioni antistoriche e antiscientifiche, istinti brutali, pregiudizi, dottrine perniciose e gretti interessi, e persino conformismi di moda". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Tossine letali –razzismo, nazionalismo aggressivo e guerrafondaio, autoritarismo, culto del capo, divinizzazione dello Stato- che circolarono, fin dai primi anni del secolo scorso, dalle università ai salotti,persino tra artisti e scienziati, avvelenando i popoli, offuscando le menti, rendendo aridi cuori e sentimenti", ha aggiunto.
"La Shoah rappresenta l’abisso dell’umanità - sono le parole del premier Giorgia Meloni - Un male che ha toccato in profondità anche la nostra Nazione con l’infamia delle leggi razziali del 1938. È nostro dovere fare in modo che la memoria di quei fatti e di ciò che è successo non si riduca ad un mero esercizio di stile"