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Si impenna lo spread, Piazza Affari in negativo

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27 settembre 2022 | 18.04
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Seduta molto volatile per Piazza Affari, che continua a non subire forti scossoni dopo le elezioni politiche e la vittoria del centrodestra, ma vira comunque in negativo. Dopo una giornata tra alti e bassi il Ftse Mib chiude perdendo l’1,16%, a 20.961,38 punti. Sale ancora lo spread tra Btp e Bund tedeschi, che arriva a toccare i 254 punti base, per poi attestarsi attorno ai 250.

Spaventa in particolare il rendimento del titolo italiano decennale, che sale oltre il 4,5%, in uno scenario di generale debolezza dell’Ue, con l’euro ancora sotto la parità rispetto al dollaro. La tensione sui titoli di Stato è alimentata dai timori di una recessione di tutto l’Occidente e dalla stretta sui tassi di interesse delle principali banche centrali. Secondo gli analisti di Amundi, però, il mercato azionario italiano dovrebbe vedere un certo sollievo a breve termine dopo la tornata elettorale, con una ripresa in particolare nel settore finanziario.

Tuttavia esperti ed investitori attendono di sapere quale sarà la composizione del prossimo governo, come verrà impostata la legge di Bilancio 2023 e se verranno chieste davvero all’Unione europea le modifiche al Pnrr. Sul listino principale di Piazza Affari ottiene un buon risultato Nexi (+2,69%), che ha presentato il piano strategico e gli obiettivi finanziari a medio-lungo termine, con un excess cash previsto entro il 2025 di 2,6 miliardi di euro e nuove possibili opportunità finanziarie per gli azionisti. Bene anche Tenaris (+3,02%), Saipem (+3,82%) ed Eni (+0,17%), grazie al rialzo del prezzo del petrolio. In positivo, poi, Tim (+3,40%), Amplifon (+3,86%), Stm (+1,20%), Ferrari (+1,05%), Pirelli (+1,33%) e Recordati (+1,39%).

Sotto pressione, invece, le utilities, in scia con il rialzo dei titoli di stato italiani e nel giorno in cui i nuovi problemi al Nord Stream 1 e 2 fanno lievitare nuovamente il prezzo del gas. Enel perde il 5,40%, Terna il 5,49%, Hera il 5,30%, A2A il 4,08%, Snam il 3,92% e Italgas il 3,04%. In rosso anche Unicredit (-2,10%) e Intesa Sanpaolo (-2,33%). (in collaborazione con Money.it)

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