(Aki) - Il ministero dell'Interno di Beirut ha 'invitato' i rifugiati siriani in Libano a non organizzare manifestazioni politiche ''che potrebbero avere ripercussioni sulla sicurezza e sulla stabilita''' del Paese dei Cedri o ''sulle relazioni tra rifugiati siriani e cittadini libanesi''. La notizia arriva a pochi giorni dalle elezioni presidenziali siriane che si terranno il 3 giugno a piu' di tre anni dall'inizio del sanguinoso conflitto che ha fatto almeno 150mila morti.
Il ministero, come si legge sul sito web del giornale libanese An Nahar, sottolinea che si tratta di una misura in linea ''con la posizione del governo libanese che insiste sulla necessita' di mantenere il Libano neutrale rispetto al conflitto in corso in Siria''. In un comunicato le autorita' sostengono che i rifugiati in Libano sono ''liberi di fare le loro scelte politiche'', ma nel rispetto delle ''regole della sicurezza nazionale libanese''.
Il ministro Nouhad al-Mashnouq ha esortato i rifugiati a non ''organizzare raduni politici e incontri pubblici su temi politici che potrebbero avere ripercussioni'' sul Libano e ha chiesto alle agenzie Onu e alle organizzazioni internazionali di ''assumersi pienamente le loro responsabilita' in merito''. La direttiva arriva dopo le iniziative organizzate da siriani nelle zone di Bourj Hammoud e al-Nabaa in segno di sostegno al leader siriano Bashar al-Assad, che si e' candidato a un terzo mandato consecutivo alla presidenza in vista del voto del 3 giugno. In Libano i rifugiati siriani sono piu' di un milione.
