(Aki) - Violenze e scontri insanguinano la Siria da piu' di tre anni, con un bilancio di almeno 150mila morti. Per la milizia del movimento sciita Hezbollah, coinvolta nel conflitto, oltre un anno di combattimenti significa un nuovo obiettivo che va oltre il decennale fronte israeliano per estendersi fino al sostegno dei suoi alleati e dei ''fratelli'' sciiti in Medio Oriente. La milizia del movimento guidato da Hasan Nasrallah e' coinvolta nel conflitto in Siria al fianco delle forze del regime di Bashar al-Assad, storico sostenitore del Partito di Dio insieme all'Iran. Nonostante le vittorie di Hezbollah sul campo siano costate molti caduti e la perdita di risorse, scrive il New York Times, il gruppo ha comunque avuto una rara opportunita' per mettere in mostra la sua forza militare e fare esperienza di battaglia.
''I combattimenti in Siria possono cambiare gli equilibri nella regione e Hezbollah e' intervenuto per evitare la creazione di un nuovo equilibrio a esso contrario, contrario all'Iran e ai suoi alleati - ha affermato Talal Atrissi, analista libanese vicino al movimento, citato dal New York Times - Si tratta di una visione strategica''.
Anche i sostenitori di Hezbollah non sanno quando la milizia del movimento riuscira' a 'sganciarsi' dalla Siria. Gli oppositori in Libano di Hezbollah ritengono che il suo coinvolgimento nel conflitto danneggi il Paese dei Cedri. Non manca chi accusa il movimento, nato nel 1985 per combattere contro la presenza israeliana nel sud del Libano, di essersi allontanato dalla sua 'missione' originaria, ovvero la ''Resistenza'' contro Israele. Dal 1985 il gruppo e' cresciuto, e' diventato una potente organizzazione con un partito politico, una rete di servizi sociali e con una forza militare. (segue)
