(Aki) - Sono i britannici i piu' violenti tra i jihadisti stranieri impegnati in Siria tra le fila dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante, l'Isis. Lo denuncia un leader dell'Esercito libero siriano (Esl), il generale Abdulellah al-Basheer, che in una lettera al 'Times' chiede aiuto per contrastare quelli che definisce terroristi che combattono contro le altre forze dell'opposizione in Siria e non contro quelle del regime di Bashar al-Assad. Nella lettera, inoltre, al-Basheer spiega che i miliziani britannici sono coinvolti in attivita' terroristiche che comprendono decapitazioni, crocifissioni e maltrattamenti di donne.
Al-Basheer scrive inolre che ignorare il problema, da parte della comunita' internazionale, rischia di far sì che gli estremisti britannici ''continuino il loro percorso di distruzione'' una volta rientrati in patria. Per questo, scrive, ''i governi della Gran Bretagna e degli Stati Uniti ci devono sostenere per sconfiggere il terrorismo in Siria ed evitare che venga esportato in Europa e negli Usa''. (segue)