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Delrio: "Sulla Tav siamo a buon punto, a Brescia entro il 2016"

16 maggio 2016 | 18.23
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Graziano Delrio (Fotogramma)
Graziano Delrio (Fotogramma)

Per quanto riguarda l'Alta velocità "siamo a buon punto: arriveremo a Brescia entro il 2016". Lo ha detto il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio, visitando oggi a Vicenza l'Officina Manutenzione Ciclica (*OMC ETR) di Trenitalia a Vicenza, alla presenza dell'amministratrice delegata Barbara Morgante.

"Sulla Brescia-Verona abbiamo già oltre 2 miliardi di euro da spendere. Stiamo completando gli ultimi accorgimenti progettuali, ma cerchiamo di essere rapidi per far partire i cantieri anche qui. Sull'altra tratta, da Verona a Vicenza e Padova abbiamo una buona disponibilità finanziaria, di oltre un miliardo e mezzo. E quindi abbiamo i soldi per lavorare per alcuni anni". Il ministro ha poi aggiunto che il Corridoio Mediterraneo ha un'importanza strategica, per cui "va pensato per i prossimi 100 anni, e non per i prossimi 10".

"Dobbiamo fare in modo - ha spiegato - che su questi corridoi fra qualche anno viaggino anche le merci, altrimenti questi territori così produttivi avranno dei problemi per i trasporti. Siccome siamo obbligati a spostare almeno il 30% del traffico merci, nei prossimi anni, dalla strada al ferro, bisogna che ci prepariamo a realizzare più corridoi, più grandi e più capaci".

"Per la Tav a Vicenza abbiamo deciso, insieme al sindaco Achille Variati, di valutare le tre soluzioni progettuali con una discussione che sia correlata ai costi e ai benefici. La cosa importante è che Vicenza avrà l’alta velocità. I finanziamenti ci sono". Ha continuato il ministro.

"Sono sicuro che troveremo la soluzione più adatta al territorio. La discussione è giusto che ci sia. Stiamo facendo lo stesso lavoro in tante altre parti d’Italia, ad esempio col Friuli Venezia Giulia sulla tratta Venezia Trieste, sulla Salerno Reggio Calabria, a Brescia. Stiamo discutendo dei tracciati migliori e delle migliori progettazioni. E’ una discussione opportuna, che fa parte dello stile di dialogo con i territori" ha concluso il ministro, che è stato contestato al suo arrivo da una quarantina di giovani del 'No tav' con striscioni e cartelli.

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