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Lenovo: Baldi (ad Italia), 'risultati estremamente positivi in anno problematico per tecnologia'

20 maggio 2020 | 14.40
LETTURA: 2 minuti

Su scontro Usa-Cina, 'non direttamente colpiti ma temiamo ingerenze in libera concorrenza'

Emanuele Baldi, ad di Lenovo Italia (foto Lenovo)
Emanuele Baldi, ad di Lenovo Italia (foto Lenovo)

Lenovo ha registrato "risultati estremamente positivi in un anno pieno di problemi per il settore della tecnologia, che hanno riguardato la componentistica, fino ad arrivare al Covid-19, passando per tutta una serie di problematiche per come è stata impostata la diatriba tra Usa e Cina". Lo dice all'Adnkronos Emanuele Baldi, country general manager e amministratore delegato di Lenovo Italia, nel commentare i risultati dell'anno fiscale 2019 del gruppo.

Sulla guerra commerciale tra i due Paesi spiega: "Noi siamo una multinazionale vera, lavoriamo in 180 nazioni, costruiamo dal Messico alla Cina. Non ci consideriamo - chiarisce - un’azienda a rischio. In ogni caso, però, come società che lavora a livello globale, non siamo particolarmente contenti quando si trovano su un percorso situazioni di questo tipo. E' chiaro che non fa piacere vedere situazioni come blocchi o freni alla competitività libera. Temiamo qualsiasi ingerenza nella libera concorrenza", dice ancora. "E comunque ci sarà un impatto a livello globale perché il mercato è globale", aggiunge.

Tornando ai risultati dell'anno fiscale, riferendosi ai risultati relativi al comparto dei Pc, "abbiamo registrato una crescita decisamente superiore al mercato, tanto da aver raggiunto la posizione numero uno. Lenovo - dice ancora - ha consolidato la posizione, sorpassando quello che resta comunque il nostro competitor e con il quale, nell'anno precedente, alternavamo le posizioni a seconda del trimestre. Questa volta - spiega - lo abbiamo distanziato, a dimostrazione che il nostro è un business solido e sano". Inoltre, guardando all'inizio del 2020, "la domanda che registriamo è molto forte perché in questo momento i notebook sono oggetti necessari per lavorare. Le aziende non erano pronte, le persone in Italia non hanno sempre il numero giusto di computer in casa. Se produci notebook, oggi vendi". Quanto alla performance del segmento mobile, "questo sarebbe stato il primo anno a profitto, ma purtroppo con la chiusura della nostra fabbrica di Wuhan per l'emergenza abbiamo perso 60 milioni di dollari nell'ultimo trimestre dopo tre a profitto", conclude Baldi.

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