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Gentiloni: "Fiducia in Draghi. Economia a livelli pre crisi già nel 2022"

11 febbraio 2021 | 17.40
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Il commissario europeo all'Economia: "Ripresa sarà ineguale tra Stati membri"

(Foto Afp)
(Foto Afp)

"E' molto importante che il governo che si formerà, se avrà la fiducia del Parlamento, vada nella direzione giusta" per quanto riguarda il piano di ripresa e di resilienza, necessario ad accedere alle risorse della Recovery and Resilience Facility, cuore di Next Generation Eu. "Io ho piena fiducia che l'esperienza, le idee e la capacità del presidente del Consiglio incaricato possano dare sicuramente un contributo ad un governo efficiente ed europeista". Lo sottolinea il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni, in videoconferenza stampa a Bruxelles.

"La decisione sul piano italiano di ripresa e di resilienza - risponde - non spetta a noi, ma alle autorità italiane e al governo italiano, quando sarà insediato. Certamente noi nelle scorse settimane abbiamo da un lato segnalato che le prime bozze del piano italiano vanno generalmente nella direzione auspicata dalla Commissione, e che dall'altra parte ci sono diversi punti sui quali bisogna lavorare". "Sono certo che riprenderemo a lavorare con grande intensità con le autorità italiane, in un dialogo che in questi mesi è sempre andato avanti e che naturalmente adesso ha bisogno di essere accelerato con il nuovo governo", sottolinea.

"Dato che la recessione nel 2020 non è stata profonda come ci si aspettava, e grazie ai progressi nell'ambito dei vaccini" anti-Covid, "prevediamo che l'economia europea ritornerà ai livelli pre-crisi già nel 2022, anche se la crescita nel 2021 dovrebbe essere leggermente inferiore a quanto previsto in precedenza", afferma ancora Gentiloni.

"Dopo la contrazione in quasi tutti gli Stati membri dell'Ue, eccetto che in Irlanda, nel 2020, il Pil è atteso in espansione in tutti gli Stati membri nel 2021 e nel 2022", afferma poi. Mano a mano che procedono le vaccinazioni contro il Covid-19 e che le misure di contenimento vengono allentate, "l'attività economica è prevista in ripresa - aggiunge - questo significa che le 'onde blu' (nella mappa della crescita economica dei vari Paesi vengono usati l'azzurro e il blu, che diventa più scuro a mano a mano che il tasso di crescita aumenta, ndr) dovrebbero sollevare tutte le barche nell'Ue, a patto che evitiamo di ritirare in modo prematuro le politiche di sostegno" all'economia.

La ripresa economica nell'Ue "sarà ineguale tra i vari Stati membri", dato che ci sono "differenze nelle strutture delle economie, in particolare per quanto riguarda l'importanza relativa del turismo e delle attività ricreative", afferma ancora il commissario europeo all'Economia. Uno dei rischi, aggiunge, è che "le grandi differenze tra i Paesi potrebbero radicarsi, intralciando il funzionamento del mercato interno, provocando perdite di efficienza e diventando, in ultima analisi, auto-rinforzantisi".

Per l'Italia nei prossimi anni "siamo di fronte ad una potenzialità di crescita, specie se consideriamo l'ulteriore contributo" che potrebbe arrivare da Next Generation Eu, "molto importante", sottolinea e ricorda: "La contrazione dell'economia italiana nel 2020 è stata dell'8,8%, inferiore a quanto si temesse in precedenza. Questo è dovuto, come per altri Paesi, a un andamento molto positivo dell'economia nel terzo trimestre. Tuttavia la seconda ondata porta, sia nel quarto trimestre 2020 che in questi primi mesi del 2021, a una situazione che non è ancora di ripresa forte e avviata".

"Sulle nostre previsioni influisce naturalmente anche il fatto che noi non conteggiamo l'effetto possibile della Recovery and Resilience Facility, che il governo italiano ha quantificato nello 0,6%-0,7% di crescita aggiuntiva per questi anni", conclude.

Uno dei "seri rischi" al ribasso per le prospettive dell'economia europea è il fatto che "nuove varianti" del coronavirus Sars-CoV-2 "potrebbero emergere e diffondersi più rapidamente di quanto previsto, in Europa ma anche a livello globale". Un evento simile, continua Gentiloni, "potrebbe ritardare l'allentamento delle restrizioni e interrompere la ripresa dell'economia per un tempo più lungo di quanto previsto finora". D'altro canto, però, "le vaccinazioni potrebbero procedere più velocemente del previsto o impedire in modo efficace la trasmissione del virus, cosa che ancora non sappiamo". Inoltre, "la domanda potrebbe rivelarsi più forte del previsto, accoppiata con investimenti innovativi", cosa che potrebbe portare ad una "robustezza della ripresa che potrebbe sorprendere in positivo", conclude.

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