cerca CERCA
Venerdì 26 Aprile 2024
Aggiornato: 02:01
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

23 gennaio 2015 | 10.10
LETTURA: 5 minuti

Guidi: "Ora spetta agli imprenditori fare la propria parte. Tornare a prendersi i rischi del mestiere".

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Qualcuno dice che è sbagliato parlare di rischi per i contribuenti, visto che una banca centrale non può fallire e dunque non ci sarà mai il bisogno di fondi pubblici per ripianare le perdite… Non è del tutto esatto. Perché se la Bce dovesse subire perdite, queste si ripercuoterebbero sulle casse nazionali, ad esempio riducendo i profitti versati ai rispettivi ministeri delle Finanze. Quindi in teoria qualche danno per i contribuenti, nel caso di perdite, potrebbe effettivamente esserci. Questo per la teoria. Per il resto, ripeto, perché questo Quantitative easing europeo funzionasse in modo ottimale ci sarebbe voluta una condivisione del rischio molto, molto più ampia". Così, in un'intervista a 'Avvenire', Guntram Wolff, direttore del think tank economico di Bruxelles Bruegel.

"Questo decreto è un errore. Ora abbiamo 60 giorni per migliorarlo anzitutto ascoltando le stesse Banche popolari, provando ad accelerare e recepire l'autoriforma che stavano elaborando". Così, in un'intervista a 'Avvenire', il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi.

"Le banche cooperative hanno fatto meno credit crunch delle altre. Ma se diventano scalabili da qualcuno, questo qualcuno lo fa per averne un profitto, magari vendendo i 'gioielli di famiglia', e non perché ha una missione da cavaliere d'altri tempi. Per cui il rischio c'è. E poi non si capisce come queste banche potrebbero fare più credito se si elimina il voto capitario: ce l'avessero almeno spiegato". Così, in un'intervista a 'Avvenire', Ugo Biggeri, presidente di Banca Popolare Etica.

"Per certi versi è una grande vittoria per l'Europa. La Bce ha fatto almeno tre cose insieme: ha dato ai mercati un segnale forte, ha aumentato ancora la sua credibilità e ha dimostrato, per chi ancora non ne fosse convinto, tutta la sua indipendenza". Così, in un'intervista a 'Il Corriere della Sera', Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit. "L'effetto sull'economia -fa notare- non può essere immediato, naturalmente. A questo punto saranno decisivi il piano di investimenti dell'Unione europea e le scelte dei governi nazionali per rilanciare la crescita. Toccherà a loro mettere in campo politiche che affianchino la scelta di Draghi".

"Non sto dicendo che non sia necessario un quadro favorevole, o che nonostante quanto fatto nel campo delle riforme si debba fare molto di più, come ha chiesto ancora Draghi. Ma se con i tassi bassi che ci sono, la liquidità garantita della Bce, la flessibilità europea che si manifesta non riusciamo a crescere hanno ragione Alesina e Giavazzi a essere preoccupati. E' chiaro che si devono cambiare i paradigmi imprenditoriali e che oltre all'italica intuizione servono progettualità, metodo e innovazione". Così, in un'intervista a 'Il Corriere della Sera', l'imprenditore Alessandro Benetton.

"Ora spetta agli imprenditori fare la propria parte. Tornare a prendersi i rischi del mestiere. La mossa di Draghi contribuisce a porre le pre-condizioni per un cambio di rotta". Così, in un'intervista a 'La Repubblica', Federica Guidi, ministro dello Sviluppo economico. "Sarà indispensabile monitorare costantemente -afferma- il percorso della liquidità liberata dalla Bce. E' necessario che arrivi alle imprese e alle famiglie. Ci sono segnali di ripresa, cresce la fiducia e molti imprenditori mi dicono che stanno ripartendo gli ordini".

"Va notato che 1.140 miliardi, cioè 19 mesi di acquisti, rappresentano il minimo dell'intervento che potrà continuare finché non raggiungerà gli effetti desiderati di allontanamento del rischio di deflazione. Se l'Europa cadesse in deflazione, si produrrebbe una situazione destinata a durare anni senza terapie efficaci, come ha dimostrato l'esempio giapponese. Occorre dare al mercato la certezza di un cambiamento importante in atto, perché le aspettative orientano i movimenti degli operatori, la cui forza non può essere contrastata; bisogna riuscire a orientarli. Per questo il segnale deve essere forte". Così, in un'intervista a 'Il messaggero', Gian Maria Gros-Pietro presidente del cdg di Intesa Sanpaolo riferendosi al Qe.

"E' senz'altro una buona mossa per la crescita, questo va detto subito. Quella della Bce è una decisione corretta ed è nella sostanza quanto c'era da attendersi. Certo, suscita qualche perplessità la bassa condivisione da parte della Bce del rischio legato agli acquisti dei titoli. Su questo capitolo ci si poteva aspettare qualcosa di più, per la verità. Ma nel complesso l'operazione è buona e anche il fatto che possa avere tra i suoi riflessi un ulteriore indebolimento dell'euro, ebbene è positivo per i Paesi dell'area che più esportano, Italia naturalmente compresa". Così, in un'intervista a 'Il Sole 24 Ore', Emma Marcegaglia, presidente di Business Europe, l'associazione delle Confindustrie europee.

"E' una misura straordinaria di cui forse ancora non si è compreso l'impatto e che ci aiuterà a mettere in cassaforte il meglio del made in Italy, brevetti e marchi che hanno fatto grande la storia di questo Paese e che ancora oggi, in tempi di crisi, continuano a rappresentare la nostra voglia di innovare". Per Antonello Montante, vice presidente di Confindustria e imprenditore a capo del gruppo Montante e delle aziende collegate (dalla metalmeccanica all' automotive fino alla produzione di biciclette), dice a 'Il Sole 24 Ore', il potenziamento del patent box previsto dal decreto su banche e investimenti approvato martedì scorso, è un 'passo importante' che ci mette in linea con altri Paesi che si sono già attivati su questo fronte, come la Germania. "Anzi gli incentivi messi in campo dal Governo sono anche più attrattivi di molti nostri competitor".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza