Complice lo stesso cognome si spacciava per fratello o per cugino del sindaco di Napoli, riuscendo così a compiere truffe attraverso il "sapiente utilizzo" della finta parentela. Antonio de Magistris è stato condannato con rito abbreviato dal giudice monocratico del Tribunale di Napoli a 7 mesi di reclusione, con pena sospesa, per il reato di sostituzione di persona.
Il giudice ha inoltre previsto a favore del sindaco di Napoli Luigi de Magistris, autore della querela e costituitosi parte civile, rappresentato dall'avvocato Elena Lepre, il risarcimento dei danni subiti da liquidarsi in separata sede.