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Sostenibilità: Asvis, Italia in miglioramento su Goal n.9

10 ottobre 2017 | 12.16
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(Fotolia)
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'Costruire una infrastruttura resiliente e promuovere l'innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile'. Così recita l'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile n. 9 dell'Agenda Globale dell'Onu sottoscritta a settembre 2015.

Ma come si colloca l'Italia rispetto a questo Goal? L'indicatore composito elaborato dall’ASviS nel Rapporto 2017 indica un significativo miglioramento della situazione italiana (seppure con un lieve peggioramento tra il 2014 e il 2015), perché passa dall’81,7 del 2004 al 104,3 del 2015, con progressi relativi soprattutto all’intensità della ricerca, l’incidenza dei lavoratori della conoscenza sull’occupazione e la diffusione di banda larga tra le famiglie e l’uso di internet. Stagnante appare, invece, il valore aggiunto dell’industria manifatturiera e in calo il tasso di innovazione del sistema produttivo.

"Avviata in Italia una nuova stagione di politiche infrastrutturali e migliorate le tecnologie dell’informazione e il supporto all’innovazione, ma bisogna rafforzare l’innovazione basata sulle tecnologie digitali e ridurre i divari regionali", Così Asvis nell'approfondimento dedicato ai diversi Obiettivi.

"Per progredire - continua l'Alleanza - rispetto al Goal 9 si avanzano diverse proposte, tra cui: rafforzare ulteriormente i piani relativi ad Industria 4.0 e all’Agenda Digitale, individuando più efficaci forme di collaborazione tra centri di ricerca e imprese, non solo quelle medio-grandi; disegnare interventi dedicati ad accrescere le dimensioni del sistema industriale del Mezzogiorno e a potenziare le sue connessioni con le imprese fornitrici di servizi ad alta intensità di tecnologie e innovazione, anche per bilanciare le ricadute fortemente eterogenee e a netto favore delle regioni del Nord che avrà l’attuale Piano Industria 4.0".

Ancora: "Promuovere e incentivare maggiormente l’open-innovation come modalità di R&S delle imprese, che in questo modo si aprirebbero a collaborazioni con piccole e medie imprese, università e centri di ricerca, generando una complessiva crescita del livello di competenze; nuove e importanti opere aeroportuali e ferroviarie che utilizzino al meglio gli investimenti già fatti e le infrastrutture esistenti, puntando all’integrazione delle diverse modalità di trasporto, alla modernizzazione dei servizi e a più stretti ed armonici rapporti con il territorio; prevedere una leva premiale in tutti gli appalti pubblici in cui il servizio digitale viene inserito nella progettualità di infrastrutturazione, cogliendo in tutti i settori le potenzialità derivanti dall’emergente tecnologia della comunicazione di rete Internet of Things (IoT)".

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