Adinolfi: "Racconto la mia 'Isola' in un libro, un viaggio dal buio alla luce"

Il giornalista: "E' stata un'esperienza dantesca, nel mezzo del cammin della mia vita ero in una selva oscura...in due mesi ho attraversato tutti i percorsi del Purgatorio fino a riveder le stelle"

Mario Adinolfi
Mario Adinolfi
14 agosto 2025 | 18.32
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Sarà un Ferragosto denso di simboli e significati quello che attende l'ex naufrago de 'L'Isola dei Famosi' Mario Adinolfi. Il 15 agosto segnerà per lui una tripla ricorrenza: la sua festa di compleanno, ''compio 54 anni'', dice, l’Assunzione di Maria e la pubblicazione del suo nuovo libro 'L’Isola'. Sullo sfondo, il vertice internazionale tra Donald Trump e Vladimir Putin in Alaska: ''Sarà un giorno particolare, con un’overdose di eventi - osserva Adinolfi parlando, in esclusiva con l'Adnkronos, del suo nuovo libro - da un lato il vertice mondiale, dall’altro il ritorno da un piccolo atollo dell’Honduras dove io, personalmente, mi sono trasformato. Spero davvero che anche Trump e Putin ci aiutino a trovare pace in questo Ferragosto''. 'L'Isola' non è il resoconto fedele del reality show a cui Adinolfi ha partecipato, ma una narrazione trasfigurata: ''Se guardi la copertina del libro - spiega il giornalista - lo capisci subito: quell'uomo che fissa il cielo non sono io ma sono l'io che immagino di essere, che guarda verso un cielo in cui l’isola diventa il luogo dove il cielo si fa visibile''. L’esperienza sull’isola, racconta, ''è stata 'dantesca, un viaggio dal buio alla luce. Nel mezzo del cammin della mia vita ero in una selva oscura. Il 3 maggio scorso, quando sono uscito di casa, pesavo 227,9 kg. In due mesi sull'isola ho attraversato tutti i percorsi del Purgatorio fino all' esperienza straordinaria di vedere le stelle. A Roma erano anni che non riuscivo più a vedere le stelle a causa dell’inquinamento visivo mentre lì, dove non hai niente, dove non c’è luce elettrica e non c’è nessuna condizione di modernità vedi La Via Lattea, vedi tutte le Galassie e tutti i pianeti ed è davvero una visione paradisiaca. Le 200 pagine del mio libro sono divise in 33 quadri come una cantica della Divina Commedia''.

Il cambiamento di Adinolfi è stato fisico, ma soprattutto mentale e spirituale: ''La mia anima aveva bisogno di chiudere dei conti che avevo in sospeso, l’ho fatto in diretta televisiva, con mia madre e mia figlia quindicenne che mi guardavano da casa e senza sapere come avrebbero reagito ed è stata durissima. Avevo addosso dei grandi dolori che riguardavano la mia storia familiare passata ma anche attuale, ho parlato in diretta televisiva del suicidio di mia sorella e della condizione di anoressia di mia figlia, tematiche molto personali. Adesso c’è una grandissima attenzione spasmodica per il mio dimagrimento, ricevo decine di migliaia di messaggi per parlare di questo argomento ma il dimagrimento che è la cosa più evidente della mia esperienza a 'L'isola' deve avere un senso. Perché dimagrisci, perché non sono dimagrito prima? Perché non ho avuto il tempo di confrontarmi con me stesso senza pietà come ho dovuto fare per due mesi in Honduras''. Ma al di là delle prove e delle fatiche, è nata una comunità: ''I naufraghi mi hanno raccontato tutti i loro dolori - prosegue il giornalista - lì c’era comunanza: ognuno reggeva le ferite dell’altro. Ora questa dimensione si è allargata ai miei social. Centinaia di migliaia di persone mi scrivono per raccontarsi. Tutti hanno voglia di dare un senso alle proprie fatiche. Molti mi scrivono: 'Ho visto che sei riuscito a superare quel punto di non ritorno ed entrare in una dimensione positiva'".

L’esperienza televisiva è stata anche una prova di percezione pubblica: ''Sono entrato con un’ondata di ostilità enorme, con forse 100.000 messaggi di insulti. Ora sono decine di migliaia i messaggi di incoraggiamento. Non ci sono più critiche: questo significa che si può cambiare. Quando sono entrato all’Isola ero un cetaceo spiaggiato. Ne sono uscito danzando. Alla festa dopo la finale ho ballato: non lo facevo da trent’anni''. Nel libro, i protagonisti del reality diventano figure trasfigurate: Veronica Gentili è 'La conduttrice', spiega ancora Adinolfi, Simona Ventura 'La commentatrice', Cristina Plevani 'La vincitrice', Alessia Fabiani 'L'ancella'. Infine c'è 'Il Gruppo dei giovani'. E dalla terra ''dei 309 morti'' dell’ultimo grande lutto nazionale, da L'Aquila, partirà il tour di presentazione del suo libro, sottolinea Adinolfi. La prima tappa del tour infatti sarà il 29 agosto nella città abruzzese con 'L’ancella' Alessia Fabiani come guest star, poi appuntamento a Roma il 6 settembre con Veronica Gentili, sempre a settembre a Milano con Simona Ventura e il marito Giovanni Terzi, il primo ottobre con la vincitrice Cristina Plevani a Iseo e il due ottobre con Omar Fantini a Bergamo. (di Alisa Toaff)

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