Grignani: "Mi davano del maledetto a 23 anni, se ci avessi creduto mi sarei rovinato"

Il cantautore torna con la riedizione di 'Destinazione Paradiso' per i 30 anni dalla pubblicazione e annuncia due live a Milano e Roma. "Laura Pausini? Un'amica ma con la cover non lo è stata. Vasco ha sempre detto che sono ingestibile"

Gianluca Grignani (foto SteBrovetto)
Gianluca Grignani (foto SteBrovetto)
04 dicembre 2025 | 18.49
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"Si prega di non usare il cellulare per fare foto e video, così da entrare nello spirito del 1995". Si apre con questa premessa la presentazione a Milano della riedizione di 'Destinazione Paradiso', l’album di Gianluca Grignani che torna il 5 dicembre in una versione speciale per celebrare i 30 anni dalla pubblicazione del disco che lo ha consacrato in Italia e all’estero. “Sto bene, sono stanco come non mai per via del grande lavoro che sto facendo, ma sto bene”, racconta il cantautore, intervistato da Paola Gallo. “Non esco mai, ma l’altra notte in radio ho sentito 'Falco a metà'. Mi avevano appena detto che dovevano darmi un premio importante, ma sentire quella canzone in radio mi ha emozionato di più”.

La nuova edizione dell’album presenta una copertina diversa rispetto a quella del 1995. “All’epoca avevo un’altra etichetta che voleva fare più soldi possibile su di me, ma io non ero così e soffrivo questo fatto - spiega -. Ho voluto riportare la copertina alla realtà, a come ero davvero al di là di quel servizio fotografico. Credo che ora le persone mi vedano per quello che sono realmente: si sono ristabilite le cose, come il karma…o una sliding door”. Tra i materiali presenti spiccano due vere chicche: 'Libera le ali', una versione precedente di 'Falco a metà', e un ampio archivio fotografico, incluso un poster nel quale Grignani mostra il dito medio. “Ero stanco di fare foto”, ricorda ridendo.

Ripensando ai suoi esordi, Grignani rivive anche un Festivalbar in cui si sentiva “imbrigliato dietro a un microfono senza cantare davvero”. Quella sera, racconta, “ero a disagio e ho cominciato a girare intorno alla telecamera: eravamo in playback e la gente non se ne accorgeva”. Poi sorride: “Negli anni ho imparato anche a far finta di essere simpatico. Vasco Rossi ha sempre detto di me che sono ingestibile”. La verità, aggiunge, “è che non sono mai stato con i piedi per terra, soprattutto quando scrivo. Non voglio dare morali, voglio dare reazioni”. E su 'Destinazione Paradiso' non nasconde una stoccata alla critica: “Dicevano che l’avevo scritto perché volevo suicidarmi. Che cazzata. Mi davano del maledetto a 23 anni: quei giornalisti sarebbero stati da internare. Se avessi creduto a quello che dicevano mi avrebbero rovinato. Questo mi ha creato hype? Non credo. Sarei stato Gianluca Grignani lo stesso”.

Durante l’incontro, il cantautore affronta anche, per quanto con cautela, la vicenda della diffida legata alla cover di 'La mia storia tra le dita' realizzata da Laura Pausini. “La diffida non la racconto, non voglio continuare il discorso”, premette. Ma poi chiarisce: “Non è stata difficile da gestire, ma fastidiosa sì. E il finale della storia non è stato reclamizzato quanto il resto”. Con Matteo Bocelli, invece, l’approccio è stato completamente diverso: “Mi ha chiamato per farmi sentire quello che voleva fare. Non è un caso che il padre lo lasci cantare: ha una personalità enorme. Sono fiero e convinto della cover”.

Su Pausini, però, è netto: “Lei non mi ha fatto sentire il brano. Ha cambiato testo e significato, passando dalla prima alla terza persona. È un’amica, ma in quel momento non lo è stata. E se abbiamo risolto velocemente la questione, evidentemente non sono tanto lontano dalla verità”. Inevitabile una domanda su Sanremo ma anche qui la risposta è schietta: “Se ho mandato un pezzo? No, perché avrei dovuto? Ci sarebbero dei brani, certo, ma quando sono andato a Sanremo nel 2023 con 'Quando mi manca il fiato' non sono stato neanche premiato della critica. Non gli regalo più un mio brano”.

Al momento Grignani è concentrato sul suo nuovo lavoro di inediti dal titolo 'Verde Smeraldo - Residui di Rock'n'Roll', il primo di una trilogia di concept album in uscita entro aprile, “in tempo per il mio compleanno” rivela, con molto blues. Un album "popolare ma non commerciale". Grignani tornerà anche live con Trident, con due date in calendari il 25 maggio 2026 all'Alcatraz di Milano e il 27 maggio all'Atlantico di Roma. (di Federica Mochi)

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