Alessandro Gassmann: "È tempo di una Mamma Natale, ma anche di una Papessa"

L'attore è il protagonista insieme a Luisa Ranieri di 'Natale senza Babbo', dal 28 novembre su Prime Video

Alessandro Gassmann:
18 novembre 2025 | 16.48
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(Cinematografo.it) Il Natale non può essere una prerogativa maschile. È la battuta che meglio sintetizza quello che sta alla base di questo (ennesimo) film natalizio: 'Natale senza Babbo'. Protagonisti un Babbo Natale in piena crisi esistenziale, ovvero Alessandro Gassmann, e sua moglie Margaret, interpretata da Luisa Ranieri, una donna sempre pronta a supportare il marito. Tra i vari interpreti di questa commedia natalizia anche Caterina Murino e Valentina Romani, nei panni rispettivamente della Befana e di Santa Lucia. Ma anche Diego Abatantuono, esperto in terapie di recupero di Babbi Natale in difficoltà, e Angela Finocchiaro, nelle vesti di una psicologa. Co-prodotto da Amazon MGM Studios con Gaumont Italia, diretto da Stefano Cipiani e scritto da Michela Andreozzi (anche interprete) con la collaborazione di Filippo Macchiusi, il film sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in tutto il mondo dal 28 novembre. "Abbiamo raccontato attraverso la metafora natalizia una coppia che sta divorziando- dice il regista-. Lui è un Babbo Natale che è un po’ una rock star stressata da tutto questo consumismo".

"La vera innovazione è che il mio personaggio diventa Babbo Natale solo nel periodo natalizio- racconta Alessandro Gassmann-. Un Babbo Natale in crisi che scappa in una Spa. E anche un uomo coraggioso che accetta le sue problematiche e le sue debolezze e che non nasconde ai suoi figli quello che è. Questo è anche un film educativo perché io di natura sono una persona gentile, ma la società di oggi ha allontanato sempre di più gli uomini da questo modo di essere. Un film che umanizza e rende terreno un personaggio mitico e che parla anche dei problemi della nostra società come le guerre". E sul suo personaggio Luisa Ranieri dice: “Margaret è una donna moderna che non vuole chiedere aiuto ed è l’unica senza super poteri se non quelli dell’umanità. Pensa di avere le spalle forti, ma perde un po’ di vista l’ascolto. Non si permette il lusso di fermarsi. E questo film ci insegna che non siamo così indispensabili, che c’è sempre bisogno dell’altro e che bisogna saper chiedere scusa. Nella società di oggi essere donna significa essere un piccolo eroe che si barcamena tra scuola, figli, lavoro, chat e tante cose da gestire”.

Non solo di guerre, tra i tanti temi del film si parla anche molto di emancipazione femminile suggerendo tra le righe che forse è arrivato il tempo di dare spazio a una "Mamma Natale". "Tutte le donne hanno bisogno del loro spazio e della loro identità. Non si può vivere a ricasco di un uomo perché il risultato è sempre pessimo. Tra l’altro tutti devono poter accedere agli stessi mestieri, senza alcuna barriera, perché non esiste una cosa femminile e una cosa maschile. Non è che uno è più capace dell’altro", commenta Luisa Ranieri. E Alessandro Gassmann aggiunge: "Certo che è tempo per una Mamma Natale. Ma perché non una Papessa? Per quale motivo una donna non può celebrare una messa? In questo film si dimostra quanto Babbo Natale abbia bisogno delle donne. Un Natale che purtroppo di questi tempi è diventato solo mercificazione quando ci sarebbe solo bisogno di più ascolto e di più abbracci". Nel film anche molti effetti speciali. "Mi è piaciuto creare questo mondo natalizio. Abbiamo avuto un buon budget per gli effetti speciali. Mi sono rifatto alla tradizione di film di Natale commoventi come 'La vita è meravigliosa'. Ma il mio è anche un film che strizza l’occhio all’horror. E poi c’è Santa Lucia. Io sono bresciano e in quelle zone esiste solo lei. È un personaggio tipico della tradizione nordica e si diceva: se stai sveglio e la vedi ti acceca", conclude il regista.

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