"Mi ero espresso prima di questa nuova positività, ho sempre pensato che un atleta quando viene trovato dopato non debba più vestire la maglia azzurra perché non rappresenta più i valori della nazionale. Non era un accanimento contro Schwazer, ma semplicemente un mio modo di pensare il mondo dello sport senza doping". Lo ha detto l'azzurro del salto in alto Gianmarco Tamberi commentando la squalifica di otto anni per doping del marciatore Alex Schwazer decisa dal Tas.
"Se fosse un complotto, ed è difficile pensare che la Wada abbia architettato una cosa del genere, sarebbe una cosa talmente grande da mettere sottosopra tutto lo sport mondiale -ha aggiunto Tamberi dopo avere assistito alla finale del fioretto persa da Elisa Di Francisca a Rio-. Se fosse un complotto sarebbe un vero schifo. Otto anni sono giusti? Non lo so, ma è stato trovato positivo due volte...non lo dico certo io. Il doping è una cosa sporca e non deve fare parte dello sport".