Il mondo della Transnistria, regione dimenticata dell'ex Unione Sovietica e resa celebre dal libro di Nicolai Lilin, 'Educazione siberiana', arriva anche al Bellini di Napoli. L'adattamento teatrale del romanzo, curato dallo stesso Lilin insieme a Giuseppe Miale di Mauro, andrà in scena nella città partenopea dal 4 al 9 marzo. Lo spettacolo, per la regia dello stesso Miale di Mauro, conta fra gli interpreti Luigi Diliberti, Elsa Bossi, Ivan Castiglione, Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino, Stefano Meglio, Adriano Pantaleo e Andrea Vellotti. Le scenografie sono a cura di Carmine Guarino, il disegno luci è di Luigi Biondi, i costumi sono di Giovanna Napolitano e le musiche sono scritte da Francesco Forni.
"L'adattamento teatrale di Educazione siberiana si muove intorno alla storia di due fratelli molto diversi tra loro -scrivono Miale di Mauro e Lilin- il primo è Boris, il giusto. Legato agli insegnamenti della tradizione siberiana, rispetta gli anziani e cerca di somigliare in tutto a loro. Il secondo è Yuri, il ribelle. Ha lo sguardo proiettato nel futuro, pronto a infrangere ogni regola e a tradire la sua stessa famiglia per amore del Dio denaro, così rapito nel suo sogno americano. In mezzo il vecchio nonno Kuzja, che cerca di far resistere la tradizione dei criminali onesti, nonostante il devastante impatto della società con il moderno delirio del consumismo occidentale. La storia di Boris e Yuri rappresenta metaforicamente il modello del tipico conflitto che si sviluppa nel periodo post sovietico sia dentro una singola persona sia nella società intera".
