HWG Sababa al Cyber Act Forum: Il CEO Alessio Aceti lancia l'allarme sulla "Cognitive Warfare", sottolineando l'urgenza di una difesa cognitiva integrata
La sicurezza digitale non si gioca più soltanto sulle piattaforme tecnologiche, ma si sposta sul fronte della percezione e della psiche umana. È questo il monito lanciato in occasione del Cyber Act Forum 2025, l’appuntamento annuale di confronto su cybersecurity che, giunto alla sua quinta edizione, ha riunito a Viterbo esperti, istituzioni e imprese.
HWG Sababa, società italiana leader nel settore, ha partecipato attivamente al dibattito sulle implicazioni geopolitiche, economiche e sociali poste dalla crescente complessità degli scenari digitali.
Uno degli interventi di maggiore interesse e novità è stato quello di Alessio Aceti, CEO di HWG Sababa, il quale ha dedicato il suo speech al tema della “Cognitive Warfare: quando la mente umana diventa il campo di battaglia”. Il concetto di Cognitive Warfare identifica le operazioni mirate a manipolare le informazioni e le percezioni per minare la fiducia, la coesione e i processi democratici.
Aceti ha sottolineato in modo incisivo l'inscindibilità tra i due mondi di difesa: “cybersecurity e difesa cognitiva non sono mondi separati: servono insieme per proteggere cittadini, istituzioni e imprese da manipolazioni digitali che minano fiducia, coesione sociale e democrazia.” La dichiarazione evidenzia la necessità di un approccio olistico che non si limiti alla protezione perimetrale, ma che consideri la consapevolezza e la resilienza mentale come il primo strumento di difesa.