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Russia, 15 giorni di carcere a Yashin: ultimo oppositore a Mosca

28 giugno 2022 | 15.24
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Ylia Yashin condannato per aver opposto resistenza alla polizia. Lo stesso era accaduto a Vladimir Kara-Murza, che è poi stato accusato anche di aver screditato le forze armate

(dall'account twitter di Alex Kokcharov)
(dall'account twitter di Alex Kokcharov)

L'oppositore russo Ilya Yashin, che era stato arrestato ieri sera a Mosca mentre passeggiava in un parco del centro, è stato condannato dal tribunale distrettuale di Khamovniki, a 15 giorni di carcere dopo essere stato giudicato colpevole di aver opposto resistenza al fermo.

Yashin, che ha 38 anni ed è stato uno stretto collaboratore di Boris Nemtsov, è consigliere distrettuale a Mosca. Lo scorso anno, si era dimesso dalla carica di Presidente del Consiglio legislativo del distretto di Krasnoselky, carica che aveva dal 2017, denunciando le pressioni delle autorità nei suoi confronti a seguito del suo sostegno per Aleksei Navalny.

A rendere noto il suo fermo, ieri sera, la giornalista Irina Babloyan, che era con lui, e che ha assicurato che da parte di Yashin non c'è stata alcuna resistenza alla polizia.

Yashin, ex vice presidente del Partito per la libertà popolare Parnas, e cofondatore di Solidarnost, è uno dei pochi dissidenti rimasti in Russia. Dopo l'arresto di Navalny lo scorso anno, e soprattutto dopo l'inizio dell'invasione dell'Ucraina, gli oppositori a Vladimir Putin, hanno lasciato il Paese uno dopo l'altro, inseguiti da casi giudiziari aperti nei loro confronti.

Vladimir Kara-Murza, che in passato aveva subito due diversi tentativi di avvelenamento, è stato arrestato lo scorso 11 aprile e condannato a 15 giorni di carcere con la stessa accusa formulata nei confronti di Yashin. In seguito, è stata tuttavia formalizzata una seconda accusa, per cui avrebbe diffuso informazioni false sulle forze militari russe, accusa per cui rischia una condanna fino a 15 anni di carcere, e nei giorni scorsi la sua detenzione preventiva è stata estesa al 12 agosto.

Yashin lo scorso 25 maggio aveva ricevuto una sanzione di 90mila rubli (1.800 dollari) per aver screditato le forze militari russe per aver espresso apertamente la sua opposizione alla guerra contro l'Ucraina. Oggi, ha denunciato che il caso contro di lui è motivato politicamente e un tentativo di forzarlo a lasciare la Russia.

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