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Ucraina: ex vice ministro interni, Yanukocivh voleva fare terra bruciata

24 febbraio 2014 | 19.43
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Viktor Yanukovich aveva pianificato una repressione ancora piu' sanguinosa di quella che le sue forze di sicurezza sono riuscite ad attuare, con 82 morti ora confermati nelle strade di Kiev. Lo ha denunciato il deputato di ''Patria'' ed ex vice ministro degli Interni, Hennadii Moskal, che ha pubblicato sulla sua pagina Facebook parte dei documenti di cui e' riuscito a entrare in possesso, secondo cui cecchini agli ordini del ministro degli interni Vitaly Zakharchenko e del capo dei servizi di sicurezza dell'Sbu,avrebbero dovuto essere appostati sui tetti degli edifici intorno alla piazza indipendenza, per costringere gli occupanti della Maidan a tornare a casa. L'ex vice comandante del direttorato intelligence dello stato maggiore russo, alloggiato in un albergo di Kiev e sul libro paga dei servizi ucraini, ha aggiunto Moskal, ha svolto un ruolo cruciale nell'operazione che da soli Zakharchenko e il capo dell'Sbu, anche lui destituito dalla Rada come il ministro, non sarebbero stati in grado di progettare.

In parte il piano per le operazioni a cui erano stati dati i nomi in codice di ''boomerang'' e ''onda'', e' stato messo in opera, con alcuni cecchini effettivamente appostati sul lato meridionale della piazza fra il 18 -il giorno in cui Zakharchenko ha firmato insieme al capo dei servizi di sicurezza dell'Sbu l'ordine per l'uso di ''tutte le misure'' contro gli oppositori- e il 20, la scorsa settimana.

Un totale di 22mila agenti della polizia anti sommossa, fra cui duemila dei servizi speciali del Berkut, e 224 agenti del gruppo alfa anti terrorismo dell'Sbu (sette cecchini inclusi), avrebbero inoltre dovuto essere dispiegati nelle strade di Kiev, con mezzi blindati, granate di vario tipo.

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