Chiesto il rinvio a giudizio per 7 imputati e una condanna a 2 anni per l’unico imputato che ha scelto il rito abbreviato: sono le richieste del pm di Roma Laura Condemi all’udienza preliminare nel procedimento per la morte di Elena Aubry, la 26enne deceduta nel maggio 2018 in un incidente in moto in via Ostiense.
Fra gli imputati, accusati di omicidio stradale in concorso, ci sono sei funzionari comunali, tra cui due ultimi direttori del Simu (dipartimento Sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana) mentre la condanna a 2 anni in abbreviato è stata chiesta per Alessandro Di Carlo, responsabile della sorveglianza della ditta vincitrice dell’appalto per la manutenzione della strada. “Era suo dovere avvertire della gravità della situazione in cui versava quella strada – afferma all’Adnkronos la mamma di Elena, Graziella Viviano, oggi presente in aula – Dopo la morte di mia figlia, in quello stesso tratto sono caduti altri due motociclisti. Sono qui perché queste cose non succedano ad altri. Credo nelle istituzioni e sono sicura che la giustizia trionferà”. La decisione del gup è attesa per il 16 novembre.