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Umarov (Carnegie Moscow):'su timori espansione Nato Russia e Cina hanno trovato una sintesi'

Umarov (Carnegie Moscow):'su timori espansione Nato Russia e Cina hanno trovato una sintesi'
05 febbraio 2022 | 16.11
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Russia e Cina hanno "trovato una sintesi" sui timori comuni rispetto all'allargamento della Nato verso est perché Mosca "affronta questo problema in Europa da tempo, mentre Pechino non è preoccupata dall'espansione della Nato 'tout court', ma piuttosto da una politica estera decisa e più aggressiva degli Stati Uniti nell'Indo-Pacifico". Lo afferma in un'intervista all'Adnkronos Temur Umarov del Carnegie Moscow Center, all'indomani del colloquio tra il leader cinese Xi Jinping ed il presidente russo Vladimir Putin a Pechino, in occasione dell'apertura dei Giochi olimpici invernali e nel bel mezzo della crisi ucraina.

Quella tra la Russia e la Cina "non direi che è un'alleanza e anche se guardiamo alle dichiarazioni ufficiali la parola alleanza non viene mai usata", sostiene Umarov.

"Per noi è facile mettere l'etichetta di 'alleanza' a qualsiasi tipo di buon rapporto tra due Paesi, ma è un po' più complicato", sebbene le relazioni tra Russia e Cina "sono nel momento migliore della storia" e questi due Paesi hanno fatto "enormi progressi in termini di cooperazione politica, economica, culturale e tecnologica", dichiara l'esperto, sostenendo che "allo stesso tempo, ci sono alcuni limiti a questa amicizia" e, se vogliamo, "anche dei problemi".

Ad esempio, prosegue Umarov, la Cina è da tempo in silenzio su quanto accade in Ucraina, con Pechino che "non ha mai sostenuto direttamente la Russia o detto l'Ucraina ha torto e la Russia ha ragione" ed anche la Crimea "non è mai stata accettata dai cinesi come territorio russo". La Russia, a sua volta, "non vuole essere coinvolta nelle dispute territoriali" che la Cina "ha con l'India o con il Giappone". "Quindi - evidenzia - la formula della relazioni tra Russia e Cina è 'mai l'una contro l'altra, ma non sempre l'una con l'altra' ".

Umarov parla infine della crisi ucraina, sostenendo che la mossa di Mosca di ammassare truppe al confine "per ora sembra essere un metodo per esercitare pressioni sull'Occidente. Da anni la Russia dice di avere preoccupazioni ed è stata ignorata, ma ora minaccia catastrofi così da spingere i partner occidentali a negoziare con lei".

"Penso che questo sia solo un modo per negoziare - conclude - Certo, è molto brutale, comunque la guerra non è una soluzione, nessuno uscirebbe vincitore dalla guerra e quindi non penso che la Russia invaderà davvero l'Ucraina".

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