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Firenze: un cipresso della discordia agita gli abitanti di Montelupo

17 giugno 2014 | 15.43
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La pianta ostacola la visibilità all'incrocio tra via Viaccia e via Maremmana Memoria. Da un lato ci sono quelli che hanno avviato la raccolta firme affinché il cipresso rimanga al suo posto, dall'altro coloro che richiedono un intervento di messa in sicurezza della strada con il conseguente abbattimento dell'albero

Firenze: un cipresso della discordia agita gli abitanti di Montelupo

Cipresso della discordia in provincia di Firenze: una frazione è divisa sulle sorti della pianta che ostacola la visibilità all'incrocio tra via Viaccia e via Maremmana Memoria contro sicurezza stradale. E su questa dicotomia si fonda il dibattito che sta animando in questi giorni le frazioni di Ponterotto e Sammontana, nel comune di Montelupo Fiorentino. Da un lato ci sono quelli che hanno avviato la raccolta firme affinché il cipresso rimanga al suo posto, dall'altro coloro che richiedono un intervento di messa in sicurezza della strada con il conseguente abbattimento dell'albero.

Una querelle che ha preso vita nelle ultime settimane, nonostante il progetto sia stato deliberato più di due anni fa e a più riprese presentato sul sito del comune, sulla stampa locale e anche sul periodico "Montelupo Informa" (che arriva a tutte le famiglie). La messa in sicurezza dell'incrocio fra via Viaccia e via Maremmana è infatti uno dei progetti votati nel 2012 nell'ambito del percorso di bilancio partecipato in cui i cittadini erano chiamati a proporre direttamente all'amministrazione idee da realizzare per la sicurezza stradale.

Il percorso è stato ampiamente promosso ed ha visto una larga partecipazione. I cittadini hanno preso parte ad un primo incontro in cui sono stati proposti oltre 23 progetti, tutti sono stati pubblicati sul sito (disponibili e consultabili) per due settimane, successivamente si è tenuta una serata conclusiva di votazione. La correttezza dell'iter è stata garantita da una commissione di cittadini che aveva proprio la funzione di controllore.

“Stupisce che le polemiche nascano appena pochi giorni prima dell’abbattimento dell’albero; chi voleva ha avuto mesi se non anni per far valere le proprie istanze. Non solo il progetto nasce dalla volontà dei cittadini; l’amministrazione probabilmente non sarebbe intervenuta in quella zona senza la sollecitazione della popolazione. Ora è incomprensibile che nasca la polemica; anche perché la progettazione è avvenuta di pari passo con i cittadini e non ci siamo mai sottratti al confronto”, spiega Gianni Vinci, responsabile del servizio Lavori Pubblici.In circostanze simili occorre poi fare una valutazione di opportunità. Possono essere legittime le rimostranze di alcuni cittadini affezionati al cipresso, ma si sta parlando di sicurezza stradale, di rischi per pedoni e automobilisti. Oggettivamente il cipresso ostruisce la visibilità dell’incrocio.Una spiegazione questa data anche alla locale sezione di Legambiente con cui l’amministrazione si è confrontata a seguito di una richiesta di chiarimenti. “Non ho seguito tutto l’iter del progetto, tuttavia mi chiedo che cosa abbia più valore: intervenire per rendere più sicura la viabilità oppure scegliere di salvaguardare un albero per quanto espressione di una memoria collettiva? Sono convinto credo che la priorità sia senza dubbio per la sicurezza dei cittadini”, afferma il sindaco di Montelupo Paolo Masetti.

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