#NonCiFermaNessuno, il tour di Luca Abete tra disagi e fragilità giovanili fa tappa alla Sapienza

#NonCiFermaNessuno, il tour di Luca Abete tra disagi e fragilità giovanili fa tappa alla Sapienza
09 ottobre 2025 | 18.44
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Esiste un filo invisibile che unisce studenti, docenti e ospiti: è quello della solitudine. Un tema di cui, forse, si parla troppo poco ma che da undici anni è il motore quotidiano della campagna sociale motivazionale #NonCiFermaNessuno di Luca Abete. Un laboratorio itinerante di linguaggi della comunicazione pensato per i ragazzi e fatto dai ragazzi, in cui l’unica cosa che viene chiesta è il dialogo. Parlare, aprirsi, far capire al mondo esterno cosa vuol dire essere un giovane oggi, con le proprie paure, insicurezze e dubbi. "Solitudine, ansia, senso di inadeguatezza viaggiano e si sviluppano seguendo i cambiamenti della società - dice Abete -. Da 11 anni #NonCiFermaNessuno non è uno slogan ma una rete: abbiamo trasformato i bisogni dei ragazzi in un percorso. Limiti apparenti che diventano strade su cui incamminarsi per affermare la forza del proprio talento. In ogni tappa, in ogni città, non portiamo lezioni di vita ma esperienze, testimonianze, strumenti per divulgarle".

Uno stato d’animo che gli oltre 300 studenti della Facoltà di Economia di Sapienza Università di Roma hanno confermato nel corso di un talk serratissimo e coinvolgente, scandito dal suono amorfo del Golden Buzzer della Solitudine. "Un’installazione che racchiude dentro di sé un milione di significati - continua Abete -. È il nostro modo di spronare i ragazzi ad aprirsi, a parlare. È gioco, curiosità, ma soprattutto un messaggio. Una richiesta di aiuto. I ragazzi non ascoltano sermoni, ascoltano vibrazioni. Cercano sintonia, empatia, non amano lo stridio delle parole scomode. Hanno bisogno di sentirsi parte di un movimento, non spettatori di un convegno. Sono parte attiva, vanno stimolati".

Un’installazione che è la materializzazione del claim di questa edizione: “Nessunə è solə”. Concetto che è stato ribadito anche dall’ospite della tappa presso la Sapienza Università di Roma, il regista cinematografico Edoardo De Angelis. "Amo la verità, in tutte le sue sfaccettature: anzi, meglio se non è perfetta. Lo rivivo nei miei film: all’inizio della scrittura c’è sempre un finale cupo, poi si trasforma, diventando aperto con una luce in fondo al tunnel. Credo che i momenti “no” facciano parte della vita, ma c’è sempre una speranza".

Storie di audacia e coraggio che da cinque anni fanno da cornice al Premio #NonCiFermaNessuno: "Celebriamo storie di eroismo quotidiano - dice Luca Abete -. Nella prima parte del tour abbiamo sperimentato il concetto di rialzismo. Adesso siamo pronti a fare uno step successivo giungendo alla definizione di “rialzismo 2.0”. Inteso come comunità: in un’epoca di performance e di confronti spietati, io dico che la vera rivoluzione è condividere le cadute e celebrare le risalite collettive. Questo è il passo successivo: trasformare la resilienza individuale in energia sociale".

Il lavoro della community di #NonCiFermaNessuno è l’anello di congiunzione. Il contatto con i ragazzi è quotidiano, così come con gli ambassador del progetto che - insieme allo staff - sposano battaglie di sensibilizzazione. "Coinvolgiamo partner qualificati e sensibili a temi cari alla nostra community - prosegue Abete -. Con #sempre25novembre di Sorgenia promuoviamo il Numero Anti Violenza e Stalking 1522 e la sensibilizzazione sulla violenza di genere. La sfida ambientalista si compie con il progetto RiVending, grazie al quale stiamo rendendo eco sostenibili gli spazi dei distributori automatici delle Università". A questo si aggiunge la raccolta di feedback scritti dagli studenti sulle Stabilo Card per migliorare il format e momenti di socializzazione col progetto Let’s say cheese di MediaWorld. Continua poi anche la collaborazione con R101, radio ufficiale della campagna motivazionale.

#NonCiFermaNessuno, che vanta la Medaglia del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il patrocinio della CRUI - Conferenza dei Rettori delle Università italiane - e del Ministero dell’Università e della Ricerca - non si ferma. "Non vediamo l’ora di rimetterci in viaggio - conclude Abete -. Ammetto di essere emozionato perché per la prima volta nella storia del nostro tour sbarcheremo a Cagliari e sarà un’opportunità per abbracciare tutti gli studenti sardi. Torneremo poi a Catanzaro e termineremo, il 5 dicembre, il nostro tour 2025 a Bergamo. La formula ormai la conoscete: non garantiamo nessun risultato facile o risolutivo, ma riveliamo un percorso. Popolo delle Università, vi aspetto!".

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