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Via libera del Cdm alla chiusura di quattro ambasciate e rappresentanza Unesco

04 aprile 2014 | 17.01
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Via libera del Cdm alla chiusura di quattro ambasciate e rappresentanza Unesco

Roma, 4 apr. (Adnkronos/Ign) - Ok del Cdm alla chiusura di quattro ambasciate italiane e della rappresentanza dell'Unesco a Parigi. E' quanto si legge nel comunicato diffuso al termine del Consiglio dei ministri, che ha deliberato l'approvazione di cinque provvedimenti da emanarsi con decreto del presidente della Repubblica che prevede, in attuazione del decreto-legge n. 95 del 2012 (spending review) e della normativa di settore, la soppressione delle ambasciate a Tegucigalpa (Honduras), Reykjavik (Islanda), Santo Domingo (Repubblica Dominicana), Nouakchott (Mauritania).

Da chiudere anche la rappresentanza permanente presso l'Unesco a Parigi, le cui funzioni saranno attribuite alla rappresentanza presso l'Ocse, che assumerà il nome di ''rappresentanza d'Italia presso le Organizzazioni Internazionali''.

AUTORITA' ANTICORRUZIONE - Palazzo Chigi rende poi noto che "il Consiglio dei ministri, a seguito dei pareri favorevoli espressi dalle competenti commissioni parlamentari, ha approvato, su proposta del ministro per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione, Marianna Madia, la nomina di Raffaele Cantone a presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche".

NORMATIVA ANTIMAFIA - Su proposta del ministro dell'Interno, Angelino Alfano, il Consiglio dei ministri ha inoltre approvato il decreto di scioglimento del Consiglio comunale di Battipaglia, in provincia di Salerno. L'adozione del provvedimento, spiega il comunicato di Palazzo Chigi, in base alla normativa antimafia, ''si è resa necessaria all'esito di approfonditi accertamenti che hanno constatato gravi forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata''.

ENERGIA - Il Governo ha deciso di mettere a disposizione quasi 800 milioni di euro, dal 2014 al 2020, per promuovere l'efficienza energetica nel Paese. Su proposta della Presidenza del Consiglio, del ministero dello Sviluppo Economico e del ministero dell'Ambiente, il Cdm ha infatti approvato, in prima lettura, il decreto di recepimento della direttiva europea.

Lo schema del decreto approvato introduce un set di nuove misure finalizzate a promuovere l'efficienza energetica nella pubblica amministrazione centrale, nell'edilizia pubblica e privata, nei processi produttivi, nei sistemi di produzione, trasmissione e distribuzione di energia e nel settore domestico, per conseguire l'obiettivo di riduzione dei consumi di energia al 2020 già fissato dalla Strategia energetica nazionale.

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