"'Arbeit macht frei' era un'illusione cinica data dalle SS ai prigionieri, strumentalizzare questo simbolo è doloroso per la memoria delle vittime"
L'Auschwitz Memorial condanna la vignetta di Mario Improta, finito nella bufera per avere paragonato la Ue al campo di concentramento in un disegno sulla Brexit. Auschwitz Memorial ha pubblicato la vignetta al centro del caso su twitter con un messaggio in italiano: "'Arbeit macht frei' era un'illusione cinica che le SS davano ai prigionieri di Auschwitz. Quelle parole sono diventate una delle icone dell'odio umano. È doloroso per la memoria di Auschwitz e delle sue vittime vedere questo simbolo strumentalizzato e vergognosamente abusato", si legge nel post.
Sul caso interviene anche la presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello. "Fare satira utilizzando Auschwitz è un errore pericoloso -scrive su twitter-. Non si può relativizzare la Memoria per fini politici soprattutto quando ci si assume la responsabilità di produrre materiale per gli studenti. Spero che la collaborazione con il Comune termini quanto prima".
"Arbeit macht frei" era un'illusione cinica che le SS davano ai prigionieri di #Auschwitz. Quelle parole sono diventate una delle icone dell'odio umano. È doloroso per la memoria di Auschwitz e delle sue vittime vedere questo simbolo strumentalizzato e vergognosamente abusato. https://t.co/wgl61oQi8N
— Auschwitz Memorial (@AuschwitzMuseum) December 16, 2019
Oggi la sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha sentito telefonicamente Mario Improta e gli ha chiesto di interrompere immediatamente la collaborazione a titolo gratuito con Roma Capitale.